Cassano d'Adda, 22 settembre 2011 - Avanza l’autostrada Brebemi in terra milanese, al via le mitigazioni nella frazione cassanese di Cascine, eseguiti l’85% degli espropri e lavori del ponte sull’Adda avanti del 37%. La società fornisce i numeri aggiornati ma lancia anche un progetto di trasparenza e «comunicazione con il territorio»: monitor installati nelle hall e nelle sale d’aspetto dei Comuni del tracciato informeranno sull’avanzamento dei cantieri e l’andamento dei lavori, ricordando, a intervalli, i contenuti del progetto.

«L’idea è nata a Treviglio - spiega l’ufficio comunicazione di Brebemi spa - per poi coinvolgere cinque banche di credito cooperativo della zona (Pompiano BS, Calcio-Covo, Caravaggio, Treviglio BG e Inzago MI): sono state loro a donare a Brebemi i monitor che rimarranno poi di proprietà dei comuni coinvolti. Al progetto hanno aderito una trentina di Comuni, speriamo lo facciano altri, per la società coinvolgimento del territorio e trasparenza sono prioritari». Ecco, intanto, i numeri vecchi e nuovi dell’autostrada: 1,6 miliardi di euro di intervento in project financing per collegare Brescia, Bergamo e Milano, 62 chilometri di tracciato, e un’ipotesi di 60 mila veicoli al giorno a regime che equivarranno, secondo la campagna di lancio, ad una riduzione fino al 60% del traffico pesante sulla viabilità locale, a 6,8 milioni di ore in meno perse in coda e ad una importante riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria. L’area è locomotiva d’Italia: si attende da quest’autostrada un indotto positivo per l’intera penisola. Dai grandi numeri ai dati aggiornati del cantiere, che si snoda sui tre poli logistici di Urago d’Oglio, Fara Olivana e Cassano d’Adda.

Il macrocantiere cassanese conta un avanzamento specifico del 17,55% e uno del 4,3% rispetto al totale dei lavori. Qui sarà realizzato il nuovo viadotto fluviale sull’Adda (uno dei 4 complessivi lungo il percorso). Lo stato di avanzamento dell’opera registrato il 31 agosto è stato pari al 37% del totale; nel dettaglio sono state ultimate 36 fondazioni su 42 previste a progetto (comprese quelle sulle spalle che sono in fase di realizzazione) e sono state ultimate 33 pile su 38 previste. Altra opera prioritaria sul tratto cassanese la «duna» di mitigazione acustica e visiva prevista nella frazione di Cascine San Pietro a salvaguardia dell’abitato.

L’infrastruttura ha una lunghezza complessiva di circa 1400 metri e su di essa è prevista una pista ciclabile della lunghezza complessiva di 1400 metri; al 31 agosto l’avanzamento fisico dei lavori per l’opera mitigativa, inserita negli accordi e inglobata nel progetto versione Cipe, era pari a circa il 60% del previsto. Ancora per il tratto milanese, un flash sugli espropri e sulle occupazioni d’area: sono stati compiuti, a vario titolo, per l’85% del fabbisogno totale di aree. Nove i fabbricati acquisiti e da demolire. È già stata demolizione in agosto, dopo lo sgombero dell’anno scorso di Cascina Lina, stabile rurale oggetto di un lungo negoziato. Ai residenti sono stati accordati indennizzi e garanzie, sono già tutti ricollocati altrove.