Milano, 27 gennaio 2011 - Lo sport come mezzo di pace e solidarietà, inclusione e coesione sociale. Grazie alla capacità di rappresentare questi valori il comune di Gessate è stato premiato dall’associazione Altropallone ieri mattina, nella sala Alda Merini dello spazio Oberdan di viale Vittorio Veneto a Milano.

L’assessore allo Sport Francesco Romeo ha ricevuto dalle mani Gianni Di Domenico, presidente dell’associazione, il premio «sPace, Sport per la pace/Spazio alla pace», dedicato ai comuni. Al tempo stesso, la squadra Liberi Nantes di Roma, un team di 25 atleti rifugiati politici in Italia che milita in terza categoria, ha ricevuto il premio «Altropallone».

La giuria che ha assegnato le targhette di riconoscimento è formata da giornalisti e operatori del volontariato. Nell’elenco dei vincitori del concorso Altropallone, arrivato alla quattordicesima edizione, figurano alcuni calciatori impegnati nel sociale: Lilian Thuram, Ivan Zamorano, Javier Zanetti, Leonardo, Gennaro Gattuso, Samuel Eto’o. Nomi noti che ora fanno parte della giuria, presieduta da Gianni Mura e premiati negli anni in alternanza con persone e associazioni impegnate in attività di solidarietà e tutela dell’infanzia attraverso lo sport.

«Di solito sui media danno clamore i tifosi che fanno ululati razzisti negli stadi - ha spiegato Damiano Tommasi, membro della giuria -. Questa iniziativa serve per fare la voce grossa con argomenti giusti e importanti. È importante scoprire, premiare e dare un riconoscimento sociale a chi si comporta bene nello sport».

I vincitori dei due premi hanno ricevuto, oltre alla targhetta, un cesto di prodotti equosolidali e un pallone prodotto da Fairtrade, senza manodopera infantile. Il premio «sPace» è giunto alla seconda edizione ed è stato istituito per dare risalto al ruolo di radicamento locale dei gruppi sportivi. Il presidente dell’associazione Altropallone, Gianni Di Domenico, ha tessuto le lodi dell’impegno del comune di Gessate per lo sport: «La polisportiva del paese raccoglie 1500 iscritti su un totale di 9mila abitanti. Un rapporto altissimo del 15% che ci spiega come si può lavorare nel tempo aggregando persone diverse attraverso lo sport. A Gessate c’è una mentalità diversa dalla metropoli, dove non c’è partecipazione, a meno che non ci sia il divo del momento».