Cernusco sul Naviglio, 2 novembre 2010 - Un vero e proprio sondaggio per consentire ai cittadini di esprimersi sulle opere pubbliche da realizzare nei prossimi mesi a Cernusco. Lo ha lanciato l’Amministrazione di Villa Greppi nell’ambito delle iniziative del cosiddetto bilancio partecipato. La scheda per votare è in distribuzione in questi giorni e la consultazione si chiuderà alla fine di novembre. I cernuschesi avranno a disposizione 85mila euro e dovranno indicare gli interventi che più reputano prioritari in un range di cinque, senza superare il tetto massimo dello stanziamento a disposizione.

Le opzioni sono: la realizzazione di nuovi parcheggi in via Boccaccio (preventivo 55mila euro), un’illuminazione a risparmio energetico nelle vie Toti e Fabio Filzi (40mila euro), il rifacimento della pavimentazione in porfido del ponte vecchio di viale Assunta (30mila), nuovi giochi per bambini nel vecchio campo bocce di piazza Gavazzi (20mila) e la sostituzione della fontana di piazza Matteotti (4mila euro), monumento che presenta ormai da anni cronici problemi all’impianto idraulico e che potrebbe essere finalmente rimesso in sesto.

Basterà mettere una «X» su uno o più di questi interventi, indicando il numero della carta d’identità per certificare l’unicità del proprio voto e consegnare la scheda all’Ufficio relazioni con il pubblico. A curare l’iniziativa per conto della Giunta di Eugenio Comincini, in collaborazione con l’assessorato al Bilancio, è stato il consigliere Ermes Severgnini, cui il primo cittadino ha assegnato una delega ad hoc al Bilancio Partecipato. "Si apre una nuova fase nel rapporto fra cittadini e amministratori in cui i primi possono realmente intervenire nella gestione del denaro pubblico", il commento soddisfatto dello stesso Severgnini al lancio dell’iniziativa.

"Se a Roma qualcuno taglia, a Cernusco si lavora invece per ricucire la tela della democrazia e della giustizia sociale". "Nonostante la dissennata politica economica del Governo nei confronti dei Comuni - gli fa eco il sindaco Comincini - penalizzati con tagli ai trasferimenti, alle spese, e impossibilitati a spendere pure i soldi che abbiamo in cassa. Da qui la decisione del coinvolgimento diretto dei cittadini nella scelta di come destinare quote del bilancio - seppur ridotte - ad alcune spese".