Dopo la pioggia, ecco i topi: il sindaco chiude il cimitero

Invasione di roditori al camposanto di Grezzago di Barbara Calderola

Topi

Topi

Grezzago (Milano), 22 novembre 2014 - Invasione di topi al cimitero, il sindaco chiude tutto fino a lunedì. Il grande camposanto all’inglese, un giardino con un prato enorme e cippi identici uno all’altro, che svettano defilati in via Italia dalla fine degli anni Settanta, è stato preso d’assalto da decine di colonie di roditori. Tenaci, anzi “intraprendenti”, recita l’ordinanza firmata da Vittorio Mapelli, che dopo i primi avvistamenti, ha chiuso i cancelli. «Tutta colpa della pioggia torrenziale dei giorni scorsi - spiega il sindaco - la proliferazione è stata rapidissima e imprevista».

Un team di esperti, dall’altro ieri, lotta per avere la meglio sui ribelli, proverbialmente furbi. Eluse le trappole, agli “acchiappa ratti” assoldati ad hoc, non è rimasto che buttarsi sulla disinfestazione con esche velenose. «Stiamo combattendo», tranquillizza il primo cittadino. Nel frattempo, è vietato avvicinarsi ai propri cari. «I roditori si sono infilati sotto i cippi vuoti, è l’handicap di un cimitero-giardino come il nostro. Indubbiamente un disagio, sopportabile se paragonato al fatto che l’ambiente non ha nulla di soffocante o sgradevole. Siamo abituati a questa struttura da 40 anni», spiega il capo dell’Amministrazione. Il parco della memoria sarà off-limit almeno fino a dopodomani. Lunedì mattina la task-force comunale farà il punto, poi si deciderà se proseguire o revocare.

«Non metterei mai a repentaglio la salute pubblica - ribadisce Mapelli - niente visite finché non sarà cessato l’allarme». Si teme il contagio. «I topi portano malattie come la leptospirosi e altre infezioni che si trasmettono all’uomo (salmonella, tifo, colera) - ancora il sindaco - e il rischio aumenta quando la popolazione di ratti è molto elevata. È uno strascico del maltempo che a quanto pare non ha smesso di farci tribolare». È cominciato tutto giovedì, quando alcuni visitatori hanno lanciato l’allarme dopo aver notato le pantegane nei vialetti. Ancora a bocca aperta per lo stupore, i grezzaghesi hanno telefonato in Municipio. «Ci sono decine di topi».

Dal palazzo sono usciti subito i tecnici. Che hanno visto coi loro occhi, ora dopo ora, moltiplicarsi il problema. È scattata l’ordinanza: divieto d’accesso. E si è avviato lo “sterminio”. «Dobbiamo pure rimuovere i “cadaveri”», dice Mapelli. Altra operazione delicata dal punto di vista sanitario. Pare che Grezzago non sia l’unico comune dove rane, dopo le piogge torrenziali dei giorni scorsi, e roditori, si siano dati battaglia. In zona sono in corso delle verifiche. «Quei maledetti hanno evitato le trappole - raccontano gli acchiappa ratti - abbiamo dovuto usare le maniere forti. Anche perché l’ordine tassativo è tornare alla normalità il più in fretta possibile, ovviamente». Prima che il problema esca dalla ristretta cerchia del camposanto.

barbara.calderola@ilgiorno.net