Compensazioni Teem, scoppia la lite sulla ciclabile tra Melzo e Gorgonzola

La convenzione si arena su un braccio di ferro tra Comuni, e si litiga anche sulla chiusura del primo tratto già realizzato

Il tratto della ciclabile già realizzato e messo subito  in discussione

Il tratto della ciclabile già realizzato e messo subito in discussione

Melzo (Milano), 5 maggio 2016 - Impasse sulla ciclabile Melzo-Gorgonzola, la convenzione si arena su un braccio di ferro tra Comuni, e si litiga anche sulla chiusura del primo tratto già realizzato. Gorgonzola annuncia la chiusura in consiglio comunale («scelta collegiale, troppi pericoli»), Melzo impone l’altolà: «Non si prendano scelte unilateralmente, l’intervento è sovracomunale». In attesa di distensione e decisioni, il resto della maxi ciclabile progettata da tre anni, intanto, resta al palo. S’ingarbuglia ancora una volta la vicenda della ciclabile, finanziata per un milione e ottocentomila euro come compensazione al Comune di Melzo da Teem. Risale ormai a tre anni fa il protocollo con cui si annunciavano in pompa magna accordo raggiunto e cantieri vicini. Ora, dopo due anni spesi a trovare la quadra sui progetti, a limare il tracciato su carta e a sistemare le pratiche per gli espropri, si rischia una nuova battuta di arresto.

Un paio di settimane fa c'è stato un incontro a Gorgonzola per definire convenzione con Teem e cantieri. Gorgonzola perchè, così è stato stabilito, sarà la stazione appaltante e gestirà direttamente progetto e cantieri. Ma i fondi sono delle compensazioni su Melzo. E qui la prima ruggine. «Abbiamo chiesto - dice l’assessore ai Lavori Pubblici di Melzo Rocco Martelli - e continuiamo a chiedere di essere a nostra volta firmatari della convenzione e di poter seguire il progetto: l’intervento è sovracomunale, non vogliamo essere lasciati al margine delle decisioni». Pochi giorni dopo, l’annuncio del sindaco di Gorgonzola Angelo Stucchi in consiglio comunale. La realizzazione della ciclabile è partita solo in un primo, piccolissimo tratto perlopiù su Comune di Melzo, dove è in affiancamento al nuovo cavalcavia dopo le Quattro strade.

«Troppo pericoloso lasciarla così. La decisione presa con Teem è quella di chiudere tutto, sino a totale completamento dell’opera». Ed ecco il secondo incidente diplomatico. Per Melzo, di chiusura nemmeno a parlarne. La lettera con cui si chiede a Teem e Comune gorgonzolese un dietro front immediato sulla decisione è stata protocollata ieri mattina. «E’ vero che si tratta solo di un piccolo tratto ciclabile - dice Martelli - ma ha la sua funzionalità e siamo persuasi sia indispensabile, soprattutto considerato che sulla provincialina è stato realizzato un cavalcavia, pericolosissimo da percorrere in bicicletta». Sulla vicenda: «Abbiamo atteso che Gorgonzola condividesse il progetto per due anni: ora ci aspettiamo che l’intervento venga condotto con il giusto spirito di collaborazione».  L’opera è urgente, e, in quanto compensazione, va anche realizzata in tempi certi e brevi. La ciclabile fu chiesta a gran voce per molte ragioni: non solo metterà in sicurezza un tratto pericoloso battuto dalle bici, ma consentirà il collegamento «dolce», fra Melzo e la ciclovia dei Navigli, e fra Gorgonzola e la stazione ferroviaria.