Ex Linificio, dopo 20 anni il recupero è vicino

La Giunta adotta il piano: «Un traguardo storico»

L'area dismessa da riqualificare

L'area dismessa da riqualificare

Cassano d'Adda (Milano), 1 maggio 2016 - Ex Linificio, la Giunta adotta il piano di recupero, «dopo 20 anni di parole uno storico traguardo». Adozione l’altro pomeriggio, ora le osservazioni, entro un mese l’approvazione definitiva, e poi semaforo verde ai lavori. In volata: il 3 giugno la data ufficiale di decadenza dell’amministrazione in carica. E questo, come era prevedibile, è il cavallo di battaglia degli oppositori politici: «Irresponsabile approvare un intervento di questa portata un mese prima delle elezioni: una corda al collo per l’amministrazione che verrà». Torniamo all’adozione del maxi progetto, l’ultimo di almeno una quindicina abbozzati in vent’anni, il definitivo, presentato dalla società Alauda a marzo. Prevede, nelle linee generali, un intervento misto con residenza (almeno 600 nuovi abitanti), commercio e terziario, verde e parti museali. C’è anche un’appendice suggestiva, l’ipotesi di un traghetto dal nuovo quartiere alla stazione ferroviaria via canale Muzza.

L'area dismessa, ammasso fatiscente di vecchi capannoni, rottami e pericolo, una ferita nel cuore del centro storico, attende da decenni. L’iter, arenato a lungo nei giorni neri dell’inchiesta tangenti, è andato avanti lento. Il piano è stato inserito nelle linee guida del Pgt «ed eccoci qua - così l’assessore all’Urbanistica Vittorio Caglio -. Adozione fatta perché il recupero di quest’area era uno dei punti strategici nel programma di mandato dell’Amministrazione, il Pgt del 2013 ha creato tutte le condizioni dal punto di vista urbanistico perché si potesse procedere e il Parco Adda Nord ha confermato la pianificazione del Comune, vincolando inoltre gli edifici esistenti che devono essere recuperati come archeologia industriale. La bozza del piano di recupero - ancora Caglio - è stata presentata ai consiglieri e alla cittadinanza. Il piano ha seguito tutto l’iter previsto. L’adozione, ora, è qualche cosa che si può definire storico per Cassano. Dopo anni di ipotesi mai approdate a nulla di concreto siamo all’arrivo. Ci prendiamo questa responsabilità con soddisfazione». Le elezioni imminenti? «Chi ora strumentalizza questa circostanza è forse spiazzato. Qui c’è la politica che sa decidere per il bene della città».

Fra le voci indignate, subito, c’è quella di Mario Albè, sfidante di Maviglia e candidato di Lega, FI e Fratelli d’Italia: «Reputo gravissima la scelta di approvare in Giunta, a un mese dalle elezioni, un progetto di questa immane portata. La maggioranza non ha dato prova di grande trasparenza e responsabilità. Alla serata di presentazione avevo chiesto, accoratamente, di evitare questo passo. Oggi vediamo il risultato, i cittadini prendano atto». Il progetto? «Sono un tecnico, e non ne parlo perché non ho accesso alla documentazione completa. Ci sono aspetti che avrei voluto vagliare a fondo: accessibilità, sicurezza, fognature, parcheggi. Non sarà possibile. L’amministrazione ha scelto il salto in avanti, lascia a chi verrà una eredità pesante».