Cassano d'Adda, 24 novembe 2014 - «Rimanga a Cassano la Compagnia dei Carabinieri», doppia mozione in Consiglio comunale. Una la firma il centrodestra, la seconda la presenta la stessa maggioranza. Unico l’argomento: le preoccupazioni della cittadinanza per l’ipotizzato trasferimento a Pioltello della Compagnia dei Carabinieri. A Cassano rimarrebbe la sola stazione.
Ad originare la scelta l’importo esorbitante dell’affitto a carico dell’Arma: la sede attuale, sulla rotonda di via Milano accesso alla città, è stata realizzata vari anni fa e poi ceduta a privati. A portare all’attenzione della città la problematica è stata, ormai un mese fa, l’associazione cittadina «Il Gelso», con una raccolta di firme a corredo di una petizione già nelle mani del sindaco. In essa si chiedeva di attivare l’amministrazione per impedire il trasferimento, e si propone, quale sede alternativa per i militari, l’ormai inutilizzata stazione ferroviaria, sede pubblica e disponibile con pochi lavori di adeguamento. In Consiglio comunale il dibattito diventa pubblico.
Nel frattempo, sul fronte istituzionale, il sindaco Roberto Maviglia sta giocando le sue carte. «Ho avuto - spiega - un incontro con i vertici dell’Arma. Il mio pensiero è che il servizio vada mantenuto, e che se Compagnia non fosse, a Cassano debba rimanere almeno una Tenenza. Con la minoranza non concordiamo sulla sede. Io penso che, dato che l’edificio attualmente occupato dai Carabinieri è stato realizzato proprio a questo scopo, quello debba rimanere la sede. Semmai i problemi sono la razionalizzazione degli spazi e la riduzione dei costi. In questo senso, come amministrazione, ci proporremmo come mediatori. Spero davvero si possa arrivare a una soluzione, la città non deve perdere questo importante presidio di sicurezza».
L’ipotesi dell’ex stazione ferroviaria, si diceva, è firmata dal Gelso: «È una proposta come altre - dice il presidente Giovanni Albano - : l’importante era sollevare il dibattito su questo tema. I cittadini sono preoccupati. Io penso che vi siano numerose soluzioni, è questione di volerle trovare, e dunque di volontà politica». Di trasferimento della Compagnia a Pioltello si parla ormai da molti mesi. I costi della sede cassanese sono il problema numero uno. Ma c’è anche l’esigenza di presidiare in maniera migliore e numericamente più incisiva l’area pioltellese, negli ultimi anni divenuta in assoluto la più critica del bacino.