Cassano, le case Aler cadono a pezzi: famiglie a rischio sgombero

Inquilini infuriati: "È colpa della scarsa manutenzione"

Sono critiche le condizioni delle case di via Genova

Sono critiche le condizioni delle case di via Genova

Cassano d'Adda (Milano), 10 ottobre 2015 - Ventiquattro famiglie, un intero condominio, a rischio di ordinanza di sgombero dalle proprie abitazioni. Le proteste per le condizioni fatiscenti dello stabile da parte degli abitanti delle case popolari di via Genova 8 sembrano ormai giunte a un punto di non ritorno. Le famiglie potrebbero essere allontanate dai loro appartamenti per un possibile ordine di sgombero a causa degli immobili resi inagibili dalla poca manutenzione fatta negli anni dall’Aler, ente responsabile degli alloggi.

"Per anni abbiamo sollecitato un intervento per sistemare il degrado che si è venuto a creare, ma nessuno si è interessato seriamente al problema - racconta una inquilina -. Ora vivo addirittura con il terrore che da un momento all’altro il pavimento possa crollarmi sotto i piedi". Sembra che nemmeno il blocco del pagamento degli affitti, messo in atto per protesta da parte delle famiglie disagiate, abbia fatto intervenire i tecnici dell’Aler.

Il problema finisce sul tavolo di uno studio legale interpellato dagli abitanti del condominio: "Ad aprile dello scorso anno è stata inviata una lettera di contestazione perché nella parte inferiore del palazzo esiste una situazione particolare - dice l’avvocato Concetta Sannino -. Il sostegno del pavimento del primo piano è completamente pericolante. Il centro del salone rischia di crollare, quindi chi vive nell’appartamento è costretto a camminare ai margini della stanza. A luglio del 2014 gli addetti dell’ufficio tecnico dell’Aler sono intervenuti puntellando la soletta della cantina sottostante la casa. I puntelli di sostegno però appoggiavano sul suolo fatto di sabbia, di conseguenza la situazione di pericolo si è riproposta".

Ripartono così le lettere: «La scorsa primavera sono stati inviati altri messaggi di sollecito per risolvere il disagio, alcuni tecnici sono anche intervenuti per un sopralluogo. Dopo però non si è presentato più nessuno - continua il legale -. Purtroppo non esiste solo il problema del pavimento. Ci sono le cantine inagibili, i tubi del riscaldamento sono completamente usurati e quando si attiva la caldaia la dispersione dell’acqua manda tutto in blocco. È una situazione drammatica, dove non si può escludere una possibile ordinanza di sgombero per l’inagibilità di tutta la struttura". Nei prossimi giorni le famiglie interessate si presenteranno in Comune per chiedere l’intervento del sindaco.