Bussero, il vigile si sta riprendendo e chiede di parlare con il pm

L’arma era in macchina o a casa? Dalla risposta a questa domanda dipende il capo d’accusa a carico del vigile di BAR.CAL.

La Scientifica in corso Europa dopo il delitto

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Bussero (Milano), 8 novembre 2015 - Svelerà al gip il mistero della pistola Salvatore Empoli, il vigile urbano che ha freddato senza motivo apparente con un colpo a bruciapelo il 30 ottobre il litografo 53enne Gianfranco Ambrosoni, padre di due figli. Il killer, inchiodato dall’arma, dalla macchina e da diverse testimonianze, sta riemergendo dalla nebbia nella quale è sprofondato con l’arresto poche ore dopo l’omicidio.

«E' più lucido» conferma il suo avvocato Norberto Argento, che si prepara a chiedere l’interrogatorio dopo il primo incontro di martedì durante il quale l’agente si era avvalso della facoltà di non rispondere. Il nuovo confronto in settimana. Fra le circostanze da chiarire il luogo dove si trovava la pistola (scovata dai Cc nel portaombrelli del condominio di via Manzoni dove Empoli abitava) quando quel venerdì è scoppiata la lite al bar con un misterioso cliente non ancora identificato, che ha innescato la tragedia. L’arma era in macchina o a casa? Dalla risposta a questa domanda dipende il capo d’accusa a carico del vigile, indagato per omicidio volontario ma senza premeditazione.

di BAR.CAL.