Giovedì 18 Aprile 2024

Segrate, investito e ucciso sulla Rivoltana: calciatore falciato da pirata della strada

«Faccio un giro, prendo una boccata d’aria», dice agli amici. Non tornerà più. Il ragazzo avrebbe scavalcato il guard rail e tentato di attraversare la Rivoltana. Non appena messo piede sulla carreggiata, è stato travolto FOTO - Il luogo dell'incidente

Il luogo dell'incidente a Segrate e la vittima, Alessandro Gioia

Il luogo dell'incidente a Segrate e la vittima, Alessandro Gioia

Milano, 25 gennaio 2015 - Travolto e ucciso da un pirata della strada sulla provinciale avvolta nel buio e nella nebbia. È questa la sorte toccata ad Alessandro Gioia - calciatore dilettante di 24 anni, molto conosciuto a Pantigliate - morto all’alba di ieri mentre percorreva a piedi la Rivoltana, all’altezza dell’Idroscalo. Sotto choc gli amici che erano con lui al momento del dramma. Ora è caccia all’investitore, ricercato dai carabinieri. Nella notte tra venerdì e sabato il ragazzo, studente di architettura con la passione per il calcio, trascorre la serata in compagnia. Poco prima delle 5 fa tappa al Mc Donald’s di Segrate, lungo la circonvallazione dell’Idroscalo, a poca distanza dal Luna Park. Con lui ci sono due amici, entrambi 23enni. I tre consumano qualcosa, poi Alessandro esce dal locale, solo. «Faccio un giro, prendo una boccata d’aria», dice. Non tornerà più. Il ragazzo avrebbe scavalcato il guard rail e tentato di attraversare la Rivoltana. Non appena messo piede sulla carreggiata, è stato travolto. Quando gli amici vanno a cercarlo, il 24enne è già riverso sulla strada, in condizioni disperate. Nessuna traccia dell’investitore. Sono le 5.40, la macchina dei soccorsi si mette in moto. Sul posto arrivano i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, oltre a un’auto medica e un’ambulanza della Croce Verde di Pioltello. Per lui non c’è più nulla da fare. «Lesioni incompatibili con la vita», è la diagnosi, impietosa, del medico che certifica il decesso. Sconvolti gli amici: uno dei due viene ricoverato, in via precauzionale, al policlinico di Milano per essere sottoposto ad accertamenti.

Sul corpo di Alessandro Gioia è stata disposta l’autopsia. La salma si trova all’obitorio di Milano, dove ieri c’è stata una processione di amici e parenti. Intanto, sono scattate le indagini. I militari stanno setacciando il territorio tra Milano e hinterland, alla ricerca d’indizi e testimonianze utili a individuare il fuggitivo. Si cerca anche nelle carrozzerie, alle quali l’investitore potrebbe essersi rivolto dopo l’incidente. Una delle ipotesi è che il ragazzo sia stato travolto da un camion; in questo caso l’autista potrebbe non essersi accorto dell’impatto. Per i famigliari della vittima, quello di ieri è stato un risveglio da incubo. Raggiunti dalla tragica notizia, i parenti più stretti si sono chiusi in un comprensibile silenzio. Alessandro a abitava coi genitori in viale Risorgimento, nel cuore di Pantigliate. Lascia il papà, la mamma, il fratello maggiore Franco e la fidanzata Ilenia. La famiglia del 24enne è molto nota nel paese, dove vive da generazioni. Alessandro vantava una lunga militanza negli ambienti del calcio locale: dall’età di sei anni giocava nel Pantigliate. Una passione, quella per lo sport, che affiancava agli studi al Politecnico di Milano. La comunità locale è rimasta molto scossa dalla morte del giovane. A nome della collettività, il sindaco Claudio Veneziano ha manifestato vicinanza alla famiglia.

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