Melzo, Teem fa marcia indietro sul taglio degli alberi

«Siamo disponibili a trattare sul progetto». La società potrebbe cancellare la pista ciclabile e versare al Comune 150mila euro

I cittadini hanno partecipato al summit in municipio

I cittadini hanno partecipato al summit in municipio

Melzo (Milano), 26 luglio 2016 - I 13 tigli di Melzo forse sono salvi. Entro venerdì il Comune prenderà una decisione sul temuto taglio in viale Gavazzi, dopo la svolta di ieri al summit con la Teem. La società è disponibile a restituire all’amministrazione i 150mila euro della pista ciclabile, da costruire sulle ceneri degli alberi come compensazione della tangenziale, progetto e gara potrebbero quindi essere rifatti daccapo. «La scelta – ha specificato il commissario Cristiana Cirelli a fine riunione – arriverà entro fine settimana». Soddisfatti i paladini dello storico filare, in lotta da lunedì scorso contro l’abbattimento. «L’ipotesi di fare tabula rasa del progetto è quella che preferiamo – dicono alla luce delle ultime novità –, ma probabilmente è quella che piace meno al Comune. Ci hanno spiegato che indire un altro appalto comporterebbe costi aggiuntivi e non sembrano molto propensi». È indubbio però che la mobilitazione abbia messo in crisi l’apparato, che ora ingrana la retro. Abbandonati i toni dei giorni scorsi, quando il ricorso alla forza pubblica pur di far partire il cantiere era più che probabile, si torna a riflettere. Il pressing dal basso insomma ha fatto effetto.

«Non si possono ignorare 700 firme raccolte in due giorni», sottolineano gli attivisti. E mentre il municipio procede con una propria perizia, «ammettendo implicitamente che non era stato acquisito il parere di un agronomo», fanno notare al presidio, per strada ci si prepara alla mossa finale. «La soluzione più logica è proprio quella prospettata da Teem: sospendere tutto: il Comune incasserebbe l’intero importo della pista, soldi che potrebbero essere spesi per altre urgenze in città». Ma non solo. «Il Wwf conferma che i tigli godono di ottima salute e danno riparo a specie protette di uccelli, verdoni e tortore, con nidi fra i rami a rischio», sottolinea Stefano Palilla, dei 5 Stelle. Dalla parte dei manifestanti c’è anche il deputato grillino Massimo De Rosa, che ha già annunciato di voler sottoporre il caso al ministero dei Trasporti. I cittadini intanto denunciano «lo scarica barile» sulla vicenda fra le forze politiche che hanno amministrato in passato