Il nuovo album di Marracash è fuori: ecco il mio "Status"

A 4 anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio il rapper di Barona presenta il nuovo lavoro denso di prestigiose collaborazioni: da Neffa a Fabri Fibra passando per Guè Pequeno e Tiziano Ferro. “Con questo disco ho capito cosa volevo e chi volevo essere nella musica”

Il rapper Marracash (Ansa)

Il rapper Marracash (Ansa)

Milano, 20 gennaio 2015 - "Il king è tornato...". A dirlo è proprio lui. Marracash ha scelto di infilare proprio queste quattro parole nell'incipit di "Status", il brano-kolossal che ha anticipato l'uscita dell'omonimo, attesissimo, album. Un disco molto denso, pieno di testo e di contenuti. Il rapper di Barona descrive così il suo “Status” che esce proprio oggi, 20 gennaio, a 4 anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio, datato 2011. Un periodo lungo, trascorso tra Londra, Milano e Los Angeles, con nuovi progetti, incontri, sperimentazioni musicali, un bagaglio di esperienze tale, ha detto il rapper, da “avere qualcosa da dire”.

Status, il nuovo album di Marracash

“Con questo disco ho capito cosa volevo e chi volevo essere nella musica” ha spiegato. La musica rap, denuncia  Marracash, negli ultimi 3 anni “si è inzuppata dei canoni stantii della musica pop italiana”. Ma la differenza tra i generi e tra rapper e rapper c’è. “Che l’hip hop abbia una vocazione pop è giusto e sacrosanto, dipende da come arrivi ad essere pop: non volevo sacrificare metrica e produzioni per arrivare a tutti, non volevo diventare Laura Pausini nè fare dei testi d’amore che non fossero sentiti. Tu puoi arrivare al pubblico dandogli quello che vuole o perchè sei molto bravo e la tua musica interessa alla gente”, ha chiarito.

Faccio musica da 10 anni, scrivo quello che scrivo, perchè devo essere messo in un calderone di gente che fa tutt’altra roba ma senza dare giudizi negativi, ognuno fa quello che vuole”. E il senso di fare oggi hip hop? “Il disco è la risposta: ha senso perchè deve secondo me educare i giovani ad essere ribelli, soprattutto nel 2015”. Nell’album ci sono brani manifesto come “Crack”, “Vendetta” e “20 anni”, “Sushi e cocaina”, che dipinge una Milano veloce, bella e sintetica. Tante le collaborazioni celebri, con Neffa, Fabri Fibra, Guè Pequeno e Tiziano Ferro in “Senza un posto nel mondo”: Marracash lo ha chiamato perchè “solo lui avrebbe potuto produrre un simile ritornello per questa rap ballad, dati i suoi trascorsi rap”. 

di Fra.Ne.