CHIEDILO A MARONI Sanità, la riduzione delle liste d'attesa

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Chiedilo a Maroni

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Milano, 22 maggio 2016 - GENTILE Governatore io, come molte altre persone, tocco con mano come la sanità della Regione abbia molti aspetti positivi. Ma purtroppo le liste d’attesa restano un problema grave. Possibile che non ci sia il metodo per risolverlo? Giovanna, Lodi GENTILE GIOVANNA, io le la mia Giunta ci stiamo muovendo con tre diversi percorsi per riuscire a risolvere questo problema. Il primo: un finanziamento di 35 milioni di euro alle strutture ospedaliere per aumentare le visite ambulatoriali e ridurre i tempi. Il secondo: nuova possibilità, dal primo gennaio 2017, di prenotazioni in tutte le strutture sanitarie pubbliche e in quelle accreditate regionali chiamando un solo numero, il nostro call center regionale. Il terzo: prosecuzione dell’iniziativa ‘Ambulatori aperti’, che consiste nel tenere aperti gli ambulatori delle strutture pubbliche e alcuni ambulatori privati fino alle 22 durante la settimana, oltre alla mattina del sabato e della domenica. Ora proseguiremo con questa iniziativa, che ha dato risultati molto soddisfacenti. Non solo. Abbiamo messo a disposizione 230 milioni, di cui 50 della Regione Lombardia, per l’edilizia sanitaria e per il miglioramento delle attrezzature di tutte le Asst della Lombardia. Qualcuno mi chiede se si può fare di più. Ricordo che la Lombardia è l’unica Regione che non ha mai dovuto ricorrere a finanziamenti straordinari per la sanità, perché riusciamo a trovare le risorse. È chiaro che, se il Governo avesse approvato la mia richiesta sui costi standard, potremmo fare anche molto di più.  

CARO presidente si era parlato tempo fa di togliere i ticket sanitari soprattutto sulle prestazioni agli ambulatori. Vorrei sapere da lei a che punto siamo. Ruggiero, Pavia

CARO RUGGIERO, i cittadini con reddito familiare fiscale annuale (lordo) non superiore a 18.000 euro e i loro familiari a carico possono beneficiare dell’esenzione dal pagamento del ticket aggiuntivo (il cosiddetto “superticket”) sulle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale. Possono cioè non pagare la quota aggiuntiva di compartecipazione alla spesa, introdotta nel 2011 a seguito della manovra economica dello Stato. I cittadini in questa situazione dovranno autocertificare tale condizione – per sé e per i propri familiari a carico - presso l’Asl di competenza territoriale,che rilascerà la relativa attestazione di esenzione. Questa, come altre, è una delle misure che io e la Giunta abbiamo inserito in quello che abbiamo chiamato «Reddito di Autonomia». BUONGIORNO Maroni, oggi sono andato dalla mia dottoressa per l’ impegnativa per il controllo del Psa e quello del colesterolo, essendo io affetto da colesterolemia parossistica e quindi in terapia con integratori per controllarla. Sono stato avvertito che con la nuova normativa, voluta dalla nostra ministra, se il valore ultimo del Psa era al di sotto della soglia di 2 non avrebbe potuto farmi l’impegnativa. Mi ha fatto storie anche per il colesterolo. È possibile capire cosa succede? G. Manenti, pensionato GENTILE MANENTI, la Regione Lombardia, allineandosi a una decisione presa dal Ministero, ha deciso che durante la fase di sperimentazione e monitoraggio del cosiddetto decreto di appropriatezza, i medici prescrittori possono non applicare le condizioni di appropriatezza quando le prestazioni debbano essere erogate a pazienti oncologici, cronici o invalidi, come nel caso del suo esame per il colesterolo. Non rientra invece tra le prestazioni dell’elenco sopra citato la misurazione del Psa. La deliberazione regionale della Lombardia non pone vincoli per l’esame del Psa totale. Definisce invece criteri specifici per l’esecuzione del Psa libero. Quindi in entrambi i casi (colesterolo e Psa) non risultano esserci particolari limiti di prescrizione derivanti da indicazioni di natura normativa. Resta naturalmente nella responsabilità del suo medico curante la valutazione sull’opportunità clinica di prescrivere o meno questi esami nel suo caso specifico. Inviate le vostre domande a: diteloamaroni@ilgiorno.it