Marò, governo indiano valuta proposta di "soluzione consensuale" avanzata dall'Italia

Lo si scopre dalla risposta data dal governo indiano a una interrogazione di due parlamentari. Il ministro Swaraj ha risposto che la proposta del governo italiano è attualmente "all'esame"

I due marò Massimiliano  Latorre (in primo piano) e Salvatore Girone (Lapresse)

I due marò Massimiliano Latorre (in primo piano) e Salvatore Girone (Lapresse)

New Delhi, 19 dicembre 2014 - L'India sta valutando una proposta di "soluzione consensuale" avanzata dall'Italia sul caso dei marò accusati dell'omicidio di due pescatori del Kerala. Lo ha reso noto per la prima volta il governo indiano, rispondendo a un'interrogazione dei parlamentari MP Achuthan e D. Raja

Due membri del Partito comunista indiano (Cpi) del Rajya Sabha (la Camera alta del Parlamento), M.P.Achuthan del Kerala e D.Raja del Tamil Nadu, avevano presentato al governo una interrogazione sulla vicenda dei militari italiani bloccati in India.

In essa si chiedeva "se è un fatto che il governo italiano ha cercato una soluzione consensuale alla vicenda da tempo in sospeso dei due militari italiani accusati di omicidio di due pescatori indiani nel 2012 al largo delle coste del Kerala". 

E, in caso di risposta positiva, si intendeva sapere "a che punto è il caso oggi e quale è la reazione del governo indiano alla proposta del governo italiano su di esso". 

Nella risposta scritta inviata ieri sera al Parlamento, il ministro Swaraj ha risposto sinteticamente "sì" alla prima domanda e sostenuto, riguardo alla seconda, che "la questione è attualmente all'esame della Corte suprema dell'India. Mentre la proposta del governo italiano è attualmente "all'esame del (nostro) governo".