Mantova, 4 settembre 2012 - La prima giunta di centrodestra dal dopoguerra del Comune di Mantova è ad altissimo rischio di cadere. Si è infatti definitivamente dimesso l’assessore alle opere pubbliche, Giampaolo Benedini, al quale fanno riferimento sei consiglieri eletti nella lista ‘Benedini per Mantova’. "Appureremo se c’è una presa di distanza del gruppo. Ci appelleremo al consiglio comunale - ha commentato il sindaco Nicola Sodano (Pdl) -. Mi auguro che la giunta non cada".

"Abbiamo avuto un direttivo all’una e come movimento - ha però assicurato l’ex assessore - daremo conferma che non faremo più parte della maggioranza’’. Il conto definitivo ci sara’ in consiglio comunale. Non pero’ nella seduta di domani che e’ stata convocata per dare la cittadinanza onoraria al premio Nobel Seamus Heaney, che in citta’ partecipa al festival della letteratura.

I dissidi all’interno della Giunta vanno avanti da tempo. Benedini - che alle scorse elezioni si era presentato come candidato sindaco e al secondo turno si e’ apparentato con Sodano - si era dimesso a cavallo fra luglio e agosto. Il sindaco gli aveva pero’ chiesto di ritirarle. Oggetto del contendere: la partenza di alcuni lavori in citta’ che Benedini chiede (a partire dai lavori al Palazzo del Podesta’), che potrebbero pero’ far sforare il patto di stabilita’.

Stamani c’è stato l’ultimatum: le dimissioni sarebbero saltate se ‘’entro oggi - ha raccontato l’ex assessore - ci fosse stata la delibera di giunta per i lavori che sono necessari alla citta’ e gia’ finanziati". Ma la richiesta è arrivata troppo tardi, secondo il sindaco, "alle 11 quando la giunta c’era già stata e non c’è il tempo materiale per preparare la pratica". Quindi le dimissioni