Pesce siluro gigante pescato nel Po e poi liberato: arriva una multa di 50 euro

I gemelli Dario e Dino Ferrari hanno infranto il regolamento regionale sullo smaltimento degli animali. "Sapevamo di violare la legge - dice uno dei due -, ma qui non ci sono strutture alle quali rivolgersi per un esemplare così grande"

Dino Ferrari accanto all'enorme pesce siluro (Ansa)

Dino Ferrari accanto all'enorme pesce siluro (Ansa)

Mantova, 27 febbraio 2015 - Dovranno pagare 50 euro di multa i due pescatori che il 19 febbraio hanno catturato nel Po e poi rimesso in libertà un pesce siluro lungo 2.67 metri e pesante 127 chilogrammi.

È la beffa in cui sono incorsi i gemelli Dario e Dino Ferrari di Casalmoro dopo la notorietà che li ha investiti all'improvviso. Liberando un pesce di una specie ritenuta dannosa per la fauna ittica autoctona, hanno violato l'articolo 3 comma 9 del regolamento regionale sulla pesca. Ed è stata proprio la Regione, nei giorni scorsi, dopo il clamore suscitato dalla notizia, a sollecitare l'Amministrazione provinciale di Mantova affinché applicasse la sanzione. L'Ufficio provinciale caccia e pesca sta esaminando il caso e presto sarà notificata la sanzione.

"Sapevo di violare la legge - dice Dino Ferrari -, ma tutti i pescatori fanno così. Come si fa a smaltire un animale di quasi 130 chili? Qui non ci sono strutture a cui rivolgersi". Chi cattura un pesce è titolare del suo smaltimento, che costa 20 centesimi al chilo, oltre al trasporto. Nel caso la carne vada in putrefazione, viene considerata rifiuto speciale, e i costi aumentano. Nel caso del siluro mantovano, pescato nel Po vicino alle foci di Secchia e Mincio, tenerlo come trofeo sarebbe costato ai fratelli Ferrari 2-300 euro: "Ci siamo accontentati di averlo catturato e di essere persino stati intervistati per cinque minuti dalla Cnn. Che soddisfazione", dice Dino.