"Guardando all'Urss", a Mantova la mostra sul realismo socialista nell'arte italiana

'Guardando all'Urss. Realismo socialista in Italia dal mito al mercato' è la mostra che si terrà a Palazzo te dal 30 maggio al 4 ottobre a Mantova

Armando Baldinelli, Ritorno dai campi, 1948 (Premio Suzzara 1950)

Armando Baldinelli, Ritorno dai campi, 1948 (Premio Suzzara 1950)

Mantova, 26 aprile 2015 - Una grande mostra dedicata alle influenze del realismo socialista nell'arte italiana verrà allestita dal 30 maggio al 4 ottobre a Mantova, negli spazi delle Fruttiere di Palazzo Te. 'Guardando all'Urss. Realismo socialista in Italia dal mito al mercato', è il nome della rassegna, che sarà un'occasione per riflettere sulle affinità o le divergenze, passando per le opere di artisti come Guttuso, Purificato, Sughi, Turcato, Astrologo, Attardi, Castellani, Trombadori e molti altri e quelle dei sovietici che dal 1934-'56 al '74 parteciparono alla Biennale di Venezia.

La mostra punta sulla riproposizione dell'immagine mitica dell'Unione Sovietica approdata anche in Italia e sul ruolo assunto dall'iconografia realista nel processo di diffusione e veicolazione. Una prima parte riguarda la riflessione sul linguaggio realista e sul tema del lavoro, attraverso gli artisti insigniti del Premio Suzzara, che introducono al tema del ruolo dell'arte figurativa all'interno della politica culturale del Partito comunista italiano. La seconda sezione documenta invece l'immagine dell'Urss dell'epoca ricostruendo la partecipazione degli artisti proposti nei padiglioni sovietici alle Biennali veneziane nel 1934 e dal 1956 agli anni '70. Un campo di ricerca di taglio rigorosamente scientifico, delimitato in un territorio storico-artistico che consente quindi anche al largo pubblico di focalizzarsi sulla ricezione del realismo socialista sovietico in Italiainquadrandolo soprattutto in un contesto di scambi e  culturali.

Organizzata dal Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te, con il patrocinio del Mibact, del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano, della Regione Lombardia, del Sistema Mantova per Expo, l'esposizione è stata curata da Ilaria Bignotti, Vanja Strukelj e Francesca Zanella, le quali (affiancate dai esperti dell'Università di Parma e di altri istituti di ricerca). Oltre alle opere, di grande respiro internazionale, la mostra si compone anche di documenti, video, fotografie, manifesti e libri, poco (o per niente) conosciuti al pubblico.