Mantova Creativa, percorsi virtuali tra la città nascosta e quella immaginata

Le due idee realizzate per la sesta edizione del festival grazie a Liceo Artistico e Ordine degli Architetti

Mantova Creativa

Mantova Creativa

Mantova, 20 maggio 2016 - E' iniziato il conto alla rovescia per la sesta edizione di 'Mantova Creativa' che, con il tema “Cult”,  aspira a cambiare il volto della Capitale Italiana della Cultura per lo spazio di un week end, dal 27 al 29 maggio. Tra le decine di iniziative, il festival della creatività propone due  originali itinerari virtuali che mostreranno la Mantova dei tesori “segreti”, inaccessibili al pubblico, e quella solo immaginata, progettata dalla fantasia. 

Il primo itinerario si chiama 'Mantova Nascosta' e si snoda tra sei tappe: tutti luoghi interni di grande valore artistico ma, per diverse ragioni, non accessibili al pubblico. A svelarli ci  hanno pensato gli studenti dell'indirizzo Audiovisivo e Multimedia del Liceo Artistico “G. Romano” di Mantova, guidati dai professori Nazzareno Truffelli e Paolo Dugoni e con  l'ausilio del videomaker Roberto Pavani. I ragazzi hanno realizzato dei video documentari  che rendono, finalmente, visibili a tutti questi luoghi affascinanti. L'invito per il pubblico è di  recarsi direttamente davanti alle varie tappe, scannerizzare con il proprio smartphone o  tablet il QR code che si troverà sul pannello di Mantova Creativa e, davanti al portone  chiuso, osservare i video e immaginare di trovarsi all'interno. Si potrà così visitare ammirare gli affreschi delle volte del piano superiore di Santa Maria della Vittoria, l'ex chiesa tardoquattrocentesca ora occupata, al primo piano, dalla scuola  materna Strozzi.  Quindi, gli spazi abbandonati dei Magazzini del Sale di via Accademia,  che conservano al loro interno un'ampia porzione incredibilmente ben conservata di mura  romane del IV-V secolo. Si passa alla Cappella dei Bonacolsi ai piedi della Torre della  Gabbia, con i suoi affreschi giotteschi e le sue precarie condizioni; il chiostro  dell'Agenzia delle Entrate di via Pomponazzo, ex convento dei carmelitani; il palazzo art  nouveau della Camera di Commercio firmato da Andreani e, infine, il liceo classico con la  Sala degli Addottoramenti, la Specola e il museo della fisica.   

E', invece, una passeggiata tra luoghi che non esistono, inventati solo dalla fantasia,  quella proposta dall'Ordine degli Architetti di Mantova con l'itinerario La Città che Non  C'è. Gli architetti della Commissione Giovani ed Eventi dell'Ordine hanno elaborato una serie di progetti che vanno dai semplici interventi di arredo urbano alla definizione di interi  spazi pubblici, dai divertissement alle provocazioni, il tutto animato dall'intenzione di  aumentare la vocazione “pubblica” di Mantova e, quindi, incrementare la fruizione da  parte dei cittadini degli spazi urbani connotandoli, in particolare, con la presenza del verde. Per percorrere l'itinerario basterà ritirare la mappa cartacea de La Città che Non C'è durante i giorni del festival all'info point di Mantova Creativa alla Loggia del Grano (via  Spagnoli) oppure in uno degli altri luoghi del festival e negli uffici turistici della città. Bisognerà, poi, scaricare l'apposita app sul telefonino e, recandosi sulle varie tappe,  immergersi in una vera e propria “dimensione parallela”.