Palazzi, abuso d’ufficio: nuova accusa al sindaco

Mantova, sotto la lente fondi alle onlus

Mattia Palazzi al termine dell'interrogatorio (Lapresse)

Mattia Palazzi al termine dell'interrogatorio (Lapresse)

Mantova, 15 dicembre 2017 - Mattia Palazzi è tornato a lavorare in via Roma. In poche ore ha presentato rassegne musicali, opere pubbliche e altri interventi ma la quiete in Comune è solo apparente. Sul sindaco di Mantova, accusato di tentata concussione per una vicenda a tinte forti di favori sessuali chiesti in cambio di aiuti pubblici, è piombata, non inattesa, una nuova ipotesi di reato. È quella di abuso d’ufficio e si riferisce alle sovvenzioni (si parla, per dare un ordine di grandezza, di oltre due milioni di euro) che l’Amministrazione di sinistra avrebbe concesso a una serie di associazioni.  I sospetti su quelle erogazioni erano contenuti nell’esposto che ha dato il via all’inchiesta della Procura. Lo aveva firmato un esponente dell’opposizione, il consigliere forzista Giuliano Longfils, il quale aveva sparato contro i presunti favoritismi operati da Palazzi anche in esplicite dichiarazioni pubbliche. La Procura nei giorni scorsi ha sequestrato i documenti relativi a questa vicenda, in particolare gli atti dell’Amministrazione Palazzi relativi al 2016 e al 2017. Le delibere sono molte e complesse e, nell’attesa che i pm traggano le loro conclusioni, il sindaco ha preso posizione, respingendo ogni accusa di irregolarità. 

La sua difesa, sostenuta dagli avvocati Giacomo Lunghini e Silvia Salvato, poggia su un paio di capisaldi: la maggior parte dei contributi, l’80%, erano ‘storicizzati’, vale a dire concessi negli anni da varie Amministrazioni comunali; tutto l’elenco era pubblico e pubblicato. Se sono aumentati nel 2016, e lo sanno tutti a Mantova, il fatto è legato alla scelta della città come capitale italiana della cultura per quell’anno. Mentre non filtrano altri elementi sulla tentata concussione, della quale sarebbe stata vittima la vicepresidente di un’associazione culturale esclusa dalle sovvenzioni comunali, c’è un altro capitolo che alimenta l’attesa e riguarda la richiesta della difesa di dissequestro di telefonino e computer del primo cittadino. L’istanza è stata formalizzata ieri dai difensori del sindaco ma la decisione del Tribunale è slittata a oggi (o a domani). I legali di Palazzi insistono sul suo ruolo pubblico per ottenere quanto chiedono e si preparano a ogni tipo di risposta. Ma per Palazzi segnare un punto a favore avrebbe un valore non solo giudiziario.