Impianti sportivi: Piscine Castiglione guarda ai Comuni

Un piano per rilanciare l’edilizia

Piscine Castiglione

Piscine Castiglione

Mantova, 23 aprile 2017 - Una ricetta economica per sbloccare l’edilizia pubblica, con un occhio soprattutto agli impianti sportivi. L’ha elaborata una delle maggiori aziende italiane nel settore degli impianti acquatici, la mantovana Piscine Castiglione con sede operativa a Castiglione delle Stiviere e un giro d’affari che spazia nei cinque continenti. Gli imprenditori dell’Alto Mantovano, che l’anno scorso avevano realizzato con successo tutti gli impianti delle Olimpiadi di Rio 2016, totalizzano all’estero il 70 per cento del proprio fatturato (nel 2017 dovrebbe superare gli 80 milioni di euro) e il 30 per centro lo raccolgono in Italia, per lo più derivato da investimenti privati. L’esigenza di differenziare le attività è alla base di un progetto rivolto alle amministrazioni comunali lombarde e a quelle delle regioni limitrofe, con una particolare attenzione all’asse territoriale Milano-Venezia.

«Ormai da tempo – spiega l’amministratore delegato delle Piscine Castiglione Roberto Colletto – gli investimenti dei Comuni negli impianti sportivi sono limitati, il settore è praticamente fermo perché le risorse si sono ridotte: il nostro progetto punta a superare questo handicap». Come? Con il sistema del project financing, per il quale l’azienda castiglionese ha aperto una propria divisione (si chiama ‘Partecipazioni e gestioni’). Come funziona il meccanismo? «Il Comune si limita a investire una piccola quota per la realizzazione ex novo o il recupero dell’impianto acquatico – racconta l’ad – noi lo affianchiamo assieme a una società di costruzioni e a un impiantista. Per l’investimento ci facciamo sostenere da una banca. In cambio otteniamo la gestione della piscina per 20 o 30 anni. Naturalmente sarà l’amministrazione comunale a stabilire tariffe di favore per le categorie che intende sostenere, orari e servizi ad uso sociale dell’impianto». Il piano elaborato da Piscine Castiglione prevede strutture che possono costare da 5 a 20 milioni di euro. E’ già in corso di realizzazione in tre centri lombardi: Gorgonzola, Erba e Castelgoffredo.

«Altri progetti, una decina, sono in cantiere – conclude Colletto –. Riguardano, tra l’altro, alcuni centri dell’hinterland milanese mentre per il capoluogo di Regione questo modello di project financing non è stato ancora sperimentato». Per sviluppare questo nuovo filone di business Piscine Castiglione ha concluso una partnership con Coni Servizi, che con l’Istituto di credito sportivo in grado di accollarsi anche una parte degli oneri finanziari. L’azienda dell’Alto Mantovano, che in Europa e in particolar modo in Francia lavora prevalentemente nell’edilizia pubblica, conta di poter replicare il modello in terra lombarda. È un po’ una vocazione originaria, quella all’innovazione: Piscine Castiglione venne fondata nel ‘61 da Giorgio Colletto e inizialmente lavorava nel settore degli impianti fotovoltaici su brevetto israeliano, una novità davvero avveniristica per l’epoca.