La preghiera di Papa Francesco sulla tomba di don Mazzolari

Quella del 20 giugno di papa Fancesco a Bozzolo sarà una visita breve ma intensa

Don Primo Mazzolari

Don Primo Mazzolari

Bozzolo(Mantova), 19 maggio 2017 - Quella del 20 giugno di papa Fancesco a Bozzolo sarà una visita breve ma intensa. La parrocchia di don Primo Mazzolari si prepara a vivere una giornata storica, a vent’anni esatti dalla visita di Giovanni Paolo II, il 21 giugno 1992, a Caravaggio, Lodi, Crema, Cremona. Alle 8 inizierà l’ingresso in chiesa del clero e dei fedeli muniti di pass. Gli altri fedeli si disporranno lungo il percorso. L’elicottero di papa Bergoglio atterrerà alle 9 al campo sportivo dove verrà accolto dal vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, e dal sindaco di Bozzolo. Non sono previste altre autorità. A ricevere il papa sarà un sindaco appena insediato, che uscirà dalle elezioni dell’11 giugno. Il corteo arriverà in piazza Mazzolari e il pontefice farà il suo ingresso in chiesa, accolto dal parroo di Bozzolo don Gianni Maccalli.

A seguire: preghiera personale di papa Francesco alla tomba di don Mazzolari; in presbiterio, breve saluto del vescovo di Cremona; discorso del papa; visita allo studio di don Primo nella casa parrocchiale; ritorno al campo sportivo il auto. Alle 10.30 papa Francesco partirà in elicottero per Barbiana, per il ricordo di don Lorenzo Milani. Per desiderio del papa la visita avrà il carattere di pellegrinaggio in forma riservata. Per questo non sono previsti incontri con autorità civili e militari. Non è prevista la presenza di ammalati perché il papa non avebbe tempo per salutarli adeguatamente. In attesa della visita, il vescovo Napolioni ha indirizzato una lunga lettera ai sacerdoti e ai fedeli della diocesi di Cremona. «Il Papa - ha scritto fra l’altro il vescovo, citando un passo del Vangelo di Giovanni - ci ricorda che non abbiamo motivo di disperare o di scoraggiarci, perché la nostra terra ha già partorito tante volte uomini capaci di dirci e darci il Vangelo senza sconti, e anche senza pregiudizi, coscienti che il Vangelo è stato scritto perché tutti “redendo, abbiano la vita nel Suo nome”».