"Ricostituzione di partito fascista". In nove verso il processo

Il Tar ha dichiarato illegittima la lista di estrema destra che era riuscita a far eleggere un consigliere

Fiamma Negrini dei Fasci del lavoro

Fiamma Negrini dei Fasci del lavoro

Mantova, 26 gennaio 2018 - Scatta la mannaia della legge Scelba sul gruppo neofascista di Sermide, nel Mantovano, noto per aver fatto eleggere in consiglio comunale la giovane e avvenente, Fiamma Negrini, 20 anni. La ragazza, figlia del fondatore Claudio, era subito divenuta famosa come 'la fascista sexy'. Pochi giorni fa il Tari Brescia aveva dichiarato nulla la sua elezione col 10% dei voti, ritenendo illegittimo il simbolo del Ora è la Procura di Mantova a rivelare che è stata completata l'inchiesta aperta sul conto dei' Fasci' (che a livello locale avevano partecipato a quattro tornate amministrative in 15 anni). Il procuratore capo Manuela Fasolato e il sostituto Andrea Ranalli hanno spedito l'avviso di conclusione delle indagini a nove persone, delle quali si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. Nell'elenco ci sono ovviamente Claudio e Fiamma Negrini, un'esponente di Rapallo, militanti di Bologna,Verona, Napoli e Palermo.

Gli accertamenti iniziati nella scorsa primavera riguardano i reati più gravi contenuti nella legge Scelba, in particolare l'articolo 2, che punisce la ricostituzione del partito fascista. Non semplice propaganda, che è poi l'accusa contestata più frequentemente ai gruppi radicali di estrema destra. E che è la stessa che spesso ha portato all'assoluzione degli imputati. La via scelta dalla Procura mantovana riguarda invece il nocciolo duro della normativa, quello che impedisce di perseguire le finalità del fascismo, o le sue modalità d'azione. Oppure di ricalcarne il dettato ideologico su punti chiave: la condanna della democrazia e l'esaltazione della razza.

Di questi comportamenti, stando all'istruttoria condotta sulle rive del Mincio, si sarebbero macchiati i promotori dei ai quali, tuttavia, non stati addebitati comportamenti 'squadristici'. A concretizzare le accuse ci sono i richiami statutari alla 'carta di Verona' del '45 sottoscritta dalla Repubbica sociale, contenente espliciti inviti all'odio antisemita, oppure ai documenti risalenti al 1919, quindi agli albori del fascismo: E poi la diffusione di queste idee su media contemporanei come i siti web e facebook. Ora gli imputati avranno 20 giorni di tempo per presentare nuove istanze. Poi la Procura formalizzerà (potrebbe non farlo ma l'ipotesi è molto lontana) la richiesta di rinvio a giudizio. In questi mesi Claudio Negrini e la figlia si erano difesi in sede penale dichiarando che il loro movimento aveva sempre rispettato le regole democratiche. Ora dovranno fronteggiare un'accusa che non veniva contestata dagli anni '80 (gli ultimi casi avvennero a Bologna) ma che prevede pene fino a 15 anni. Una tegola ben più pesante della perdita del seggio di Fiamma.