Mamma muore di leucemia: "Non voglio fiori ma offerte per i terremotati"

Le ultime volontà di Cinzia, 45enne di Bagnolo San Vito. La donna, madre di famiglia, si è spenta dopo una lunga battaglia contro la malattia

Le macerie di Amatrice coperte dalla neve (Lapresse)

foto LaPresse/Mario Sabatini 14-01-2017, cronaca Reportage ad Amtrice nei luoghi del terremoto e nell'ufficio provvisorio del sindaco Sergio Pirozzi. nella foto: città di amatrice

Bagnolo San Vito (Mantova), 23 gennaio 2017 - "Non voglio fiori, ma offerte per i terremotati del centro Italia". Questo l'ultimo - grande - gesto di Cinzia Fazzini, 45enne di San Biagio, frazione di Bagnolo San Vito (Mantova). La giovane mamma è morta di leucemia e ha espresso queste ultime volontà poco prima di morire, in una lettera indirizzata al marito Paolo Lanzoni, mentre aspettava il secondo trapianto di midollo. Il marito, attraverso un necrologio, ha invitato parenti e amici a rispettare le volontà della moglie e devolvere offerte alla ricerca contro la leucemia mieloide acuta e ai paesi terremotati.

Cinzia lavorava come cassiera in un ipermercato di Mantova, mentre il marito è operaio. La sua è stata una lunga e dura battaglia. La malattia si è manifestata nel 2004 ma un trapianto di midollo osseo sembrava aver risolto la situazione. La scorsa primavera, però, la situazione è precipitata: il male si era nuovamente affacciato.Qualche settimana fa la donna è stata ricoverata al Sant'Orsola in attesa di un secondo trapianto di midollo. Poi il tragico peggioramento della situazione a causa di una polmonite che sabato scorso l'ha stroncata.

"Lei ha sempre pensato a chi soffriva e, se poteva, faceva qualcosa per loro. Mia moglie - ricorda il marito della donna, Paolo Lanzoni - era rimasta molto colpita dalla tragedia che stanno vivendo le popolazioni del centro Italia e l'ultima volta che era venuta a casa dall'ospedale aveva scritto una lettera. 'Aprila solo se mi succede qualcosa' mi aveva detto". Domenica sera, di ritorno dall'ospedale Sant'Orsola dove la moglie era deceduta il giorno prima, Paolo ha aperto la busta: "Non mi aspettavo quello che c'era scritto - dice il marito - anche se conoscevo il suo altruismo. Quando ho letto che voleva aiutare anche i terremotati mi sono commosso. Subito ho avvertito parenti e amici affinché rispettassero le sue volontà. Era 13-14 anni che Cinzia soffriva, ma non aveva mai mollato. È andata a lavorare sino a quando ha potuto e per gli altri aveva sempre una parola buona". I funerali si terranno domani, martedì 24 gennaio.