Duro colpo al caporalato, arrestati 3 cingalesi che sfruttavano connazionali

In manette legale rappresentante e socio dell’azienda, e un dipendente

Caporalato

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Mantova, 14 aprile 2015 - Giro di vite contro il caporalato nel mantovano: i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Mantova in collaborazione con i militari della stazione di Guidizzolo, a conclusione di un controllo presso un’azienda agricola specializzata nella produzione e commercializzazione di ortaggi, in particolare nella coltivazione di “zucche indiane”, hanno arrestato tre cittadini del Bangladesh, D.S. 23enne e K.M. 25enne, rispettivamente legale rappresentante e socio dell’azienda, nonché H.M.R 39enne, dipendente.

Al momento del controllo, i militari hanno accertato la presenza di otto operai impegnati nei campi, un collaboratore che controllava le attività, di fatto svolgendo funzioni di “vigilante”, oltre ai due titolari dell’azienda impegnati in altre mansioni, tutti cittadini del Bangladesh. Dai primi accertamenti, gli otto operai identificati sono risultati tutti privi di contratto di lavoro e due di questi anche irregolari nel territorio nazionale, in quanto privi di permesso di soggiorno. Dalle successive verifiche è emerso inoltre che gli operai venivano sfruttati dall'azienda e sottoposti a orari di lavoro massacranti e paghe miserevoli. Per i due operai irregolari nel territorio nazionale sono state avviate le procedure di espulsione tramite la Questura di Mantova, mentre il legale rappresentante, il socio e il loro collaboratore dovranno rispondere al Tribunale di Mantova dei reati di sfruttamento di manodopera clandestina e di caporalato.