Mantova, 7 dicembre 2013 - Avrebbero abusato più volte di una bambina di otto anni. Per questo sono stati rinviati a giudizio ma gli orchi, questa volta, sono due ragazzini di quindici anni. Presto si aprirà il loro processo di fronte al tribunale dei minori. Le violenze sarebbero avvenute in una residenza protetta.

La loro vittima aveva solo otto anni. Loro, gli aguzzini, di anni ne hanno invece pochi di più. Una storia di degrado e violenza consumata tra le pareti di una residenza per minori in difficoltà. Tra qualche mese, ad aprile, si aprirà il processo che vede imputati due quindicenni italiani di fronte al giudice del tribunale per i minori di Brescia: ad inchiodarli anche un incidente probatorio durante il quale la vittima avrebbe ripercorso tutti gli avvenimenti.

In aula saranno fatti che risalgono al 2010. Teatro degli orrori una residenza protetta del mantovano dove in quel periodo tutti e tre si trovano, seppur per motivi diversi, a trascorrere le notti. Sarebbero stati quelli i momenti in cui i due sarebbero riusciti ad entrare nella stanza della ragazzina, di soli otto anni di età, per abusarne. Solo la prima di tante altre volte.

Lei, dopo qualche settimana, non è più riuscita a trattenersi e ha raccontato tutto ad una delle assistenti sociali. I quindicenni sono stati immediatamente allontanati. Le indagini approdano alla procura dei minori di Brescia, città competente, e le evidenze sono così forti da portare ad un incidente probatorio durante il quale le violenze sarebbero state confermate. Tanto che il gip ha rinviato a giudizio i due. Gli assistenti della struttura però dicono: impossibile che sia realmente accaduto, ci sono allarmi notturni in funzione che in quel periodo non hanno mai suonato. Ad aprile, intanto, si aprirà il loro processo.

di Giulio Cisamolo