Camera degli Sposi rinata, è boom

La camera picta, e non solo: la riapertura della celeberrima camera affrescata da Mantegna nel castello dei Gonzaga di Tommaso Papa

La Camera degli Sposi torna all’antico splendore

La Camera degli Sposi torna all’antico splendore

Mantova, 6 maggio 2015 - La Camera Picta, e non solo: la riapertura della celeberrima camera affrescata da Mantegna nel castello dei Gonzaga è solo una delle sorprese che stanno accompagnando i visitatori in questo inizio di stagione turistica a Mantova. La Camera degli Sposi è sicuramente il gioiello più prezioso tra quelli recuperati dopo le devastanti scosse del maggio 2012. Recuperato dopo un lungo e laborioso restauro (il terremoto aveva causato crepe nei dipinti raffiguranti la famiglia del duca) il capolavoro è visitabile da inizio aprile. Decine di migliaia di persone sono accorse sulle rive del Mincio per ammirarlo, e la scena di lunghe file in attesa sotto il portico di piazza Sordello si è ripetuta nel lungo fine settimana della Festa del lavoro, durante il quale Mantova ha fatto registrare il tutto esaurito in alberghi e ristoranti.

Ai turisti la città aveva iniziato a schiudere le porte fin da qualche mese prima. Nel tardo autunno infatti, erano terminati i lavori al Palazzo della Ragione, imponente edificio duecentesco nel cuore del centro storico, tornato agibile dopo due anni di chiusura. Ed era stata riaperta anche la salita alla Torre dell’Orologio ad esso annessa, che conserva gli ingranaggi dell’orologio astronomico realizzato nel 1492.

In questi giorni, inoltre, l’offerta culturale della città ha potuto contare sul ritorno tra le mura gonzaghesche degli «Amanti di Valdaro», gli scheletri neolitici appartenenti a un uomo e di una donna sepolti abbracciati e ritrovati nel 2007, che sono stati ricollocati nel Museo archeologico cittadino. Altre tappe degli interventi su monumenti storici stanno per essere raggiunte. A inizio maggio sono stati issati i ponteggi per il recupero della cupola sul campanile della Basilica Palatina di Santa Barbara crollata tre anni fa. La delicata costruzione che ornava lo skyline della città tornerà come un tempo tra qualche mese. E ancora prima potrebbe essere pronta almeno un’ala del Palazzo del Podestà, altro imponente edificio rinascimentale profondamente colpito dal sisma. Così la città potrà giocarsi con ottime carte la partita per diventare Capitale della cultura negli anni 2016-17, titolo da contendersi con altre 23 concorrenti italiane.