Io, insegnante umiliata dal bonus di 500 euro

Purtroppo gli insegnanti pagano lo scotto di vecchi pregiudizi

Sono una insegnante, con vent’anni di lavoro e sono molto arrabbiata per l’opinione corrente sul ruolo dei docenti. Spesso considerati di bassa professionalità e di poca cultura. Io ho studiato a lungo, mi sono laureata col massimo dei voti e continuo ad aggiornarmi, a tutto vantaggio degli studenti, a mie spese. Non è certo un bonus da 500 euro, come erogato dal governo, che può ripagare di tanti sforzi. Vorrei che fosse riconosciuta la mia competenza. Patty67, Lodi

PURTROPPO GLI INSEGNANTI pagano lo scotto di vecchi pregiudizi, spesso dettati dalla poca conoscenza della vera natura del lavoro dei docenti. Lavoro che, oltre che ad essere poco retribuito rispetto alle medie europee e a quello degli operatori di altri settori del pubblico impiego, impone competenze e sforzi aggiuntivi a quelli previsti dal contratto di lavoro. Per esempio la capacità di stare in mezzo ai ragazzi, di saper ascoltare i loro bisogni, di essere in grado di invogliarli a studiare in anni, come quelli adolescenziali, in cui è facile distrarsi. Molti insegnanti, per poter garantire agli alunni un’istruzione adeguata, sacrificano il proprio tempo libero per dedicarsi alla formazione. Giusto, dunque, che chiedano un riconoscimento del lavoro svolto, fuori e dentro la scuola dove insegnano. Riconoscimento in busta paga ma soprattutto nel giudizio dell’opinione pubblica. A quei docenti che, invece, hanno qualcosa da farsi perdonare chiediamo di cambiare atteggiamento per il bene dei tanti che fanno grande la scuola italiana. sandro.neri@ilgiorno.net