Milano, 19 aprile 2014 - Dall'uovo di Pasqua del Nuovo Centrodestra spunta un nuovo assessore. Ma non è una sorpresa. Il posto in più in giunta è stato a lungo contrattato e quasi estorto al presidente Maroni con la pressione esercitata in consiglio facendo mancare il numero legale al momento del voto su un tema che tanto sta a cuore alla Lega, quello sulla regione a statuto speciale.

Ncd ha lanciato un segnale chiaro: rimpasto ora. Prima di elezioni europee che potrebbero rivelare debolezze fatali. Riunione concitata ieri a Palazzo Lombardia, con un governatore leghista chiamato a far da paciere alle due anime del defunto Pdl. I lombardi che si sono schierati con Angelino Alfano e Maurizio Lupi da tempo rivendicavano un peso maggiore. Ma Forza Italia non aveva nessuna voglia di cedere posizioni. Chiarificatore, il vertice di ieri, ma non risolutivo. Con il presidente della Regione impegnato soprattutto a pacificare gli animi. A discutere erano l’assessore alla Sanità Mario Mantovani e il coordinatore regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini. Per Ncd c’erano il coordinatore Alessandro Colucci e il capogruppo Mauro Parolini.

E sarebbe proprio Parolini il nuovo assessore guadagnato dal Nuovo centrodestra. Colucci, che pure era in pole position, decide diversamente: «Sono il segretario regionale e il partito mi sollecita a proseguire questo percorso. Le nostre norme interne prevedono infatti incompatibilità fra il ruolo di partito e quello di assessore. è una novità che abbiamo voluto introdurre in uno scenario fatto solo di partiti che non si preoccupano affatto delle sovrapposizioni di ruolo. Ora la decisione spetta a Maroni. Certo dopo questo incontro abbiamo rinsaldato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il rapporto di maggioranza, ragionando anche sulle novità in arrivo. A parte le scadenze Expo, con la riforma degli enti locali molte competenze arriveranno alle regioni, e quindi la giunta va rafforzata. Maroni ha un bel ventaglio di possibilità».

Infatti due sono sostanzialmente gli scenari che si aprono. Il più accreditato vede Mauro Parolini come l’uomo in più, il quindicesimo di una giunta snella. Il nuovo assessore prenderebbe le deleghe al Commercio di Alberto Cavalli cui si aggiungerebbero quelle Expo di Fabrizio Sala. E potrebbe arrivare anche un sottosegretario, magari non subito ma a giugno, per occuparsi di formazione, turismo e infrastrutture, insomma di tutto quello di cui oggi si occupano le province avviate sul viale del tramonto. Ma Forza Italia non intende cedere le competenze sull’evento del 2015. L’ipotesi sponsorizzata dalla Gelmini prevederebbe la sostituzione di Maurizio Del Tenno alle Infrastrutture, che passerebbero a Ncd, e una nuova nomina di Forza Italia: un esterno o lo stesso Fabrizio Sala.

Incombono altri vertici, e quello che sembrava un rimpasto annunciato slitta ai primi giorni della prossima settimana. Ma il quadro generale è stato disegnato, con soddisfazione di tutti. «Apprezzo la recuperata razionalità di Ncd rispetto alle intemperanze degli ultimi giorni — dice il capogruppo di Forza Italia Claudio Pedrazzini —. Sono stati fatti dei passi avanti, e questo è merito dell’Ncd che ha fatto dei passi indietro rispetto alle stratosferiche pretese dei giorni scorsi».

di Rossella Minotti