Milano, 29 dicembre 2013 - E' un'Italia spaccata in due quella ritratta da uno studio sulla qualità della vita 2013 nelle 110 province italiane. Male il Sud, bene il Nord e meglio ancora la Lombardia, che piazza tre province sul podio: la palma per il tenore di vita se l'aggiudica Milano, seguita da Monza Brianza e Varese.

Lo studio segnala che la provincia di Milano è ormai abituata alle posizioni di alta classifica visto che l'anno scorso aveva occupato la seconda piazza. Male invece Venezia, le cui province continuano anche quest'anno a presenziare nella parte bassa della classifica nazionale.

La novità 2013 è rappresentata da Cuneo, che va ad occupare la quinta posizione, dopo Aosta, seguita da Vercelli, Trieste, Belluno, Modena e Mantova. Il quadro complessivo evidenzia come nelle prime 30 posizioni - contro le 20 del 2012 e le 23 del 2011, segnale di un miglioramento della situazione economica - figurano soltanto province dell'Italia del Nord, di cui 15 nel Nordovest (4 in Piemonte, altrettante in Friuli Venezia Giulia e tutte le province dell'Emilia Romagna, con le eccezioni di Bologna e Rimini.

La parte bassa della classifica è caratterizzata invece dalla presenza delle province di Venezia (88/mo posto, con un tenore di vita giudicato 'insufficiente') e di province del Sud e delle Isole. Ultima Avellino, preceduta da Salerno, Reggio Calabria, Messina, Caserta, Cosenza, Trapani, Vibo Valentia, Catania e Enna.

Sul fronte della salute invece Pisa riguadagna il primo posto, dopo il secondo dell'anno scorso, seguita da Milano - grazie a un colpo di reni che la fa risalire dall'11/ma piazza in cui era affondata del 2012 - Isernia, Siena e Roma, che con il quinto posto recupera 3 posizioni sta: questo il quadro delle province italiane dipinto dall'Università La Sapienza sulla qualità della vita nel 2013.