All'istituto professionale Villa Igea i panettieri si formano senza una cucina

Lodi, traslochi obbigati anche per l’ora di ginnastica

Il professore Luca Pizzamiglio mostra gli arredi fracassati

Il professore Luca Pizzamiglio mostra gli arredi fracassati

Lodi, 25 marzo 2015 - Porte distrutte, arredi spaccati e muffa sui muri: ecco la situazione a Villa Igea. L’istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente di Lodi ha bisogno di una ristrutturazione. Tante le criticità con le quali sono costretti a convivere i circa 400 utenti, tra studenti e docenti, che ogni giorno frequentano la struttura. L’edificio è fatiscente. Le aule sono piccole e le crepe sui muri evidenti. Dal 1974 a oggi, la struttura, non ha subito interventi di riqualificazione. Per non parlare dell’emergenza spazi. A Villa Igea non esiste una palestra, situazione che costringe gli studenti a utilizzare il palazzetto dello sport di San Martino in Strada. All’istituto professionale, da qualche anno accorpato all’istituto Ambrosoli e Calamandrei di Codogno, è possibile frequentare i corsi di agraria, alberghiero e panificazione. I disagi continuano nelle ore di cucina.

A Villa Igea non esiste un laboratorio di cucina, per questo le classi sono costrette ad andare al Tecnoparco di cascina Codazza. Spazi limitati anche per gli insegnanti. L’aula docenti non supera le dimensioni di uno sgabuzzino. Dal settembre 2013, a Villa Igea, non ha trovato spazio nemmeno la segreteria. «L’edificio scolastico non è il massimo del comfort – dice il vice preside Luca Pizzamiglio, da 15 anni docente dell’istituto –. Gli spazi sono limitati. I ragazzi avrebbero bisogno di una struttura più idonea, ma non ci sono fondi da investire. Ogni anno è una battaglia per riuscire a trovare una palestra a disposizione per i nostri studenti e un laboratorio di cucina per chi frequenta l’indirizzo alberghiero. Quest’anno abbiamo siglato un accordo con gli uffici della Provincia. Speriamo di riuscire a riconfermare la convenzione anche l’anno prossimo. Gli spazi sono ridotti anche per i docenti. Le aule per accogliere i genitori sono piccole. Inoltre, da un anno e mezzo, non abbiamo una segreteria. Nel settembre 2013, la vecchia casetta che ospitava l’ufficio ha perso l’agibilità a causa delle infiltrazioni».

A preoccupare è il futuro. I lavori di manutenzione ordinaria, finora gestiti dalla Provincia, nei prossimi mesi saranno a carico dell’istituto. Ogni anno, gli studenti versano una quota di 25 euro per l’assicurazione: una cifra obbligatoria alla quale è possibile aggiungere la quota volontaria di 120 euro. «La situazione non è rosea con la chiusura della Provincia – aggiunge Antonia Rizzi, preside di Villa Igea da giugno 2014 –. Nonostante le difficoltà all’interno dell’istituto le cose funzionano. Nel corso dell’anno abbiamo attivato diverse iniziative in giro per il Lodigiano, oltre al progetto «Ristorante didattico». Stiamo valutando eventi con i Comuni e le realtà del territorio. Gli studenti non perderanno i servizi scolastici. Speriamo che l’Assemblea dei sindaci possa promuovere una serie di iniziative. Vogliamo continuare a utilizzare le cucine del Tecnoparco. Nei prossimi mesi capiremo come intervenire».