Castelnuovo, registro delle unioni civili. No della parrocchia: «Tanta amarezza»

La parrocchia di Castelnuovo Bocca d’Adda ha espresso la propria opinione in merito alla decisione del Consiglio comunale che, nella seduta del 4 agosto scorso, ha approvato il registro dell’unioni civili comunale riguardanti anche coppie omosessuali di Mario Borra

La chiesa di Castelnuovo Bocca d’Adda e il parroco don Antonio Boffelli (Gazzola)

La chiesa di Castelnuovo Bocca d’Adda e il parroco don Antonio Boffelli (Gazzola)

Castelnuovo Bocca d'Adda (Lodi), 26 settembre 2014 - «Sorpresa e amarezza». Con queste parole la parrocchia di Castelnuovo Bocca d’Adda ha espresso la propria opinione in merito alla decisione del Consiglio comunale che, nella seduta del 4 agosto scorso, ha approvato il registro dell’unioni civili comunale riguardanti anche coppie omosessuali. È stato il primo comune in assoluto ad averlo fatto, nel Lodigiano La nota è stata messa nero su bianco all’interno dell’ultima pubblicazione del bollettino di informazione della comunità castelnovese, a firma del parroco don Antonio Boffelli e del consiglio pastorale parrocchiale.

 L’organismo della chiesa locale ha premesso che la presa di posizione è stata assunta «nel rispetto delle distinzioni» dei ruoli, ma nello stesso tempo si esprime «sorpresa ed amarezza». Anzi, viene ribadito che la delibera «è inefficace» e, a supporto delle proprie convinzioni, viene ricordato quanto ribadito dal forum provinciale delle associazioni familiari di Lodi. «Introdurre il registro delle unioni civili è un’iniziativa inefficace e dal sapore ideologico — sottolinea il forum provinciale —, i servizi angrafici già registrano le convivenze di persone legate da vincoli affettivi».

Infine, ci si chiede se il provvedimento mira al bene comune o se invece ha scopi diversi: in tal caso, sarebbe preferibile accantonarlo secondo i sacerdoti. «Si tratta sostanzialmente di un atto simbolico, visto che a livello normativo lo Stato non ha ancora espresso una legislazione in merito — aveva detto un mese e mezzo fa in Consiglio comunale il sindaco di Castelnuovo, Marcello Schiavi —. Ma si tratta di un segnale di riconoscimento che permette di garantire a tutti gli stessi diritti. È in pratica un registro amministrativo che permette di creare vantaggi economici e sociali a tutti. In caso di contributi da elargire da parte del Comune, la “coppia di fatto” sarà equiparata a quella tradizionale. Ci sarà l’iscrizione in un registro e il Municipio suggellerà l’unione con un attestato». Il provvedimento era stato assunto con la sola astensione dell’assessore Cristiano Casali.

mario.borra@ilgiorno.net