Tangenzialina contesa: la ditta Fabiani chiede 7milioni di risarcimento, Soldati dice no

Il presidente di Palazzo San Cristoforo ritiene la proposta insostenibile: "Siamo già in rosso di 2 milioni per chiudere il bilancio. Cosa dovremmo fare, vendere i palazzi della Provincia?"

Mauro Soldati

Mauro Soldati

Codogno, 2 aprile 2015 - Sette milioni di euro per chiudere il contenzioso. E' la richiesta che la ditta bergamasca Fabiani ha avanzato alla Provincia di Lodi nell'ambito del braccio di ferro legale iniziato circa due anni fa quando il contratto per la realizzazione della tangenziale alla provinciale 234 fu stracciato. In pratica la Fabiani imputa di aver bussato (invano) alla porta della Provincia per il pagamento di cinque stati di avanzamento lavori (per oltre quattro milioni di euro), soldi corrisposti solo dopo l'istanza di risoluzione del contratto presentata, a maggio del 2013. In prima istanza, il Tribunale di Milano ha dato ragione alla società bergamasca dichiarando legittima la sua richiesta di risolvere il contratto: a titolo di risarcimento, la Fabiani ha chiesto 14 milioni di euro (cifra che dovrà essere effettivamente quantificata da un consulente nominato dal tribunale) anche se la ditta si "accontenterebbe" di sette milioni per chiudere il contenzioso. "La proposta non è ricevibile. La situazione finanziaria è al limite del default.  Ad oggi per chiudere il bilancio preventivo ci mancano ancora due milioni e mezzo - ha detto il presidente della Provincia di Lodi, Mauro Soldati- Cosa facciamo gli diamo i palazzi della Provincia?"