Accusato di stuprare giovani donne in tutta la Lombardia, arrestato dopo una violenza a Lodi

La denuncia di una marocchina 26enne picchiata, violentata e poi scaricata alla stazione di Lodi. L'uomo contattava le sue vittime, tutte straniere, tramite siti di cerca lavoro spacciandosi per un facoltoso imprenditore

Turiste picchiate in centro a Firenze

Turiste picchiate in centro a Firenze

Lodi, 18 marzo 2015 - Si approfittava delle donne. Peggio, da straniero, sfruttava le incertezze e le debolezze delle giovani immigrate a caccia di un impiego per picchiarle, violentarle, e una volta finito scaricarle sul ciglio di una strada. H. N., 42enne tunisino residente a in provincia di Trento è considerato dagli inquirenti uno stupratore seriale che colpiva "random" in tutta la Lombardia. Da mesi forse. Ora però è stato arrestato dalla polizia grazie alla coraggiosa denuncia di una delle sue vittime e al lavoro certosino della Squadra mobile di Lodi, in collaborazione con quella trentina.

Il caso risale al 21 febbraio, nel primo pomeriggio. Il tunisino da settimane stava dietro a una giovane marocchina di 26 anni, conosciuta come tutte le altre attraverso un portale online di cerca lavoro. Spacciandosi per un facoltoso imprenditore era riuscito a convincere la ragazza a incontrarlo per una proposta: fare da badante all'anziana madre malata. Altra bugia, ovviamente. L'incontro fissato in stazione di Lodi, poco prima delle 15. Quando lei arriva, lui si dimostra premuroso e attento e la guida con gentilezza al suo suv scuro. Poi, con la scusa di accompagnarla a conoscere la mamma, la fa salire. La macchina si allontana dal centro, verso un piazzale isolato. Qui tutta la premura e la gentilezza del tunisino scompaiono e lui si mostra per l'orco che è. Con violenza, colpisce la giovane e la stupra. Poi, come nulla fosse, gira l'auto e torna in stazione, dove scarica la ragazza e se ne va.

La vittima però non ha nessuna intenzione di lasciare che quell'uomo circoli ancora libero per le strade e contatta la polizia, che dopo quasi un mese di indagini, intercettazioni e appostamenti, lo incastra, questa mattina, sventando un nuovo probabile stupro a Riva del Garda, dove l'uomo aveva preso appuntamento con ben due giovani ragazze, adescate con le stesse modalità della 26enne marocchina. Il modus operandi era sempre lo stesso: l'uomo spulciava quotidianamente i siti di cerca lavoro, faceva centinaia di chiamate al giorno per circuire il maggior numero di ragazze possibile, e poi organizzava gli incontri. Tutte giovani, tutte straniere e tutte musulmane, ancor meno avvezze a denunciare a causa della loro fede religiosa e spesso preoccupate per le reazioni delle rispettive famiglie. Il tutto mentre a casa sua, a Dro, in provincia di Trento, lo aspettavano ogni sera la moglie (rigorosamente legata alle più ferree tradizioni dell'Islam) e due figli. Ora l'orco si trova ai domiciliari grazie all'ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Lodi Isabella Ciriaco, in quanto non aveva altri precedenti penali.