Mercoledì 24 Aprile 2024

San Bassiano, il nuovo vescovo apprezza la trippa. Centro invaso di folla per il patrono

Lunga fila anche per vedere le reliquie di San Bassiano nella cripta di Laura De Benedetti

TRADIZIONE Da sinistra, il vescovo Maurizio Malvestiti e il sindaco Simone Uggetti assaggiano la trippa offerta dalla Pro loco (Cavalleri)

TRADIZIONE Da sinistra, il vescovo Maurizio Malvestiti e il sindaco Simone Uggetti assaggiano la trippa offerta dalla Pro loco (Cavalleri)

Lodi, 20 gennaio 2015 - «La trippa? È buonissima; nella mia terra si dice che ‘la parla’... non ha bisogno di spiegazioni». Il vescovo, monsignor Maurizio Malvestiti, alla sua prima festa patronale di San Bassiano, ha davvero gustato, ieri, al termine del solenne pontificale in Duomo, la sua vaschetta di ‘buseca’ fumante, condita con la ‘raspadura’, condivisa con le autorità ma anche con le centinaia di cittadini che, per ore, hanno fatto una lunga fila per assaporare i 700 chili di trippa, cucinata e distribuita gratuitamente dalla Pro Loco con 2.500 vaschette: «Sono ammirato dalla coesione sociale di tutti, indistintamente, accanto al patrono».

In effetti i lodigiani non si sono messi in coda solo per l’assaggio, ma anche per sfilare nella cripta davanti alle reliquie del Santo, per chiederne la benedizione, interrotti solo, attorno alle 10, dai tradizionali omaggio dei ceri e discorso del sindaco. Simone Uggetti ha reso nota la volontà del Consiglio comunale di assegnare la cittadinanza onoraria al precedente vescovo, monsignor Giuseppe Merisi, «per il positivo contributo fornito alla comunità in 9 anni», per poi sottolineare che la festa non significa dimenticarsi «i tanti cittadini che, per diversi motivi, si trovano in una condizione di fragilità» perché senza lavoro, casa, perché stranieri o giovani, sottolineando poi l’importanza del «welfare di comunità» messo in piedi «dalla rete di istituzioni, fondazione e dai tanti volontari» di cui sia ieri (Benemerenze civiche), che a Natale (premi alla Bontà) è stato riconosciuto il valore.

Il sindaco ha parlato di «difesa di un modello sociale che è tanto più aperto e accogliente quanto più è solidale, anche quando avvenimenti sconvolgenti come quelli vissuti in Francia giungono ad insinuare il tarlo della diffidenza». E questo vale ancor più «alla vigilia di Expo, al prossimo trasferimento della facoltà di Veterinaria» con un assaggio, ieri, di ciò che la città potrà offrire dal punto di vista turistico: «In questo ottimismo della volontà possiamo intravedere i segni di una ripresa morale che può essere la premessa di una ripresa complessiva».

Il Vescovo ha plaudito ad un discorso improntato «ad un rigoroso realismo, che tiene però conto dei bisognosi, di chi, nella fede, si impegna per gli altri, delle prospettive, dell’apertura al dialogo come via della concordia. Di tre sentieri, composti da famiglia, giovani e lavoro, dobbiamo crearne insieme uno solo». Al termine della celebrazione liturgica è stato il Corpo bandistico Città di Lodi, sui gradini del Municipio, ad accogliere, con l’inno di Mameli, autorità civili, militari e religiose: al suo primo San Bassiano anche la nuova questora, Loretta Bignardi («Non immagivano così tanta gente: è una tradizione avvincente») e Serafino Bassanetti, che con la Bcc Centropadana ha coperto un terzo delle spese della trippa. Lorenzo Guerini, ricercato dalla gente per i ‘selfie’, ha invece assistito al Pontificale ma ha ‘saltato’ la [email protected]