Baci e carezze come terapia, gli abusi dell’ex psichiatra

Condannato a otto anni il medico pavese Armando Marni, 58 anni, psichiatra nell’ospedale di Codogno accusato di aver abusato sessualmente di sei pazienti

Lo psichiatra Armando Marni

Lo psichiatra Armando Marni

Lodi, 19 novembre 2014 - Condannato a otto anni di reclusione il medico pavese Armando Marni, 58 anni, psichiatra nell’ospedale di Codogno, accusato di aver abusato sessualmente di sei pazienti nel periodo tra il 2008 e il 2010. La pena decisa dal Tribunale di Lodi è la stessa chiesta dal pubblico ministero Emma Vittorio, nonostante l’accusa avesse chiesto di riconoscere all’imputato tutte le aggravanti contestate nel capo di imputazione e che non fossero riconosciute le attenuanti generiche, poi giudicate equivalenti dai giudici del collegiale (presideduto dal presidente del Tribunale di Lodi, Ambrogio Ceron), ma con l’aggravante specifica dell’abuso della professione.

Decise le entità dei risarcimenti che il medico dovrà versare alle tre ex sue pazienti vittime che si sono costituite parte civile al processo: 20mila euro a testa, rispetto ai 50mila euro ciascuno che avevano chiesto i legali di parte civile per i danni morali. Il procedimento giudiziario si è chiuso dopo quattro anni di udienze, nel silenzio dell'Azienda ospedaliera che però nel frattempo ha sospeso lo psichiatra. Il medico fu arrestato il 2 maggio 2011, in seguito alla denuncia di due giovani ex pazienti che avevano raccontato ai carabinieri delle “attenzioni particolari” subite dallo psichiatra conosciuto nel reparto dell’ospedale di Codogno. Secondo gli investigatori, il medico avrebbe approfittato di pazienti “in chiara condizione di minorità psichica”. È uscito dalla cella e rimasto agli arresti domiciliari fino al giugno 2012, quando è stato scarcerato per decorrenza dei termini.

Dopo pochi mesi, è cominciato il processo. Nel corso del dibattimento in aula sono emersi episodi attraverso le deposizioni delle vittime e dei consulenti chiamati a testimoniare dall’accusa. Baci, carezze e rapporti sessuali che sarebbero stati usati come «terapia». Tutte le donne coinvolte nella vicenda hanno confermato in aula di aver avuto relazioni sentimentali con Marni. Con il passare delle udienze, gli episodi raccontati in aula diventano sempre più particolari e - secondo la Procura - segnali evidenti di «comportamenti anomali» del medico con le sue pazienti. «L’imputato approfittava delle pazienti – aveva detto in aula il magistrato, giustificando la richiesta di condanna a otto anni di reclusione –. Il medico faceva bere dei sedativi, un mix di pastiglie e alcolici, in grado di sballare le vittime. Un raggiro per avere favori sessuali».

Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni, ma è molto probabile che la difesa ricorrerà in Appello.