Province, in arrivo il decreto che allontana il dissesto

Dalla rinegoziazione dei mutui alla vendita di immobili, per Palazzo San Cristoforo le norme previste per domani o lunedì vorrebbero dire recuperare oltre 5 milioni

Mauro Soldati

Mauro Soldati

Lodi, 26 maggio 2015 - Dopo tante batoste, dal Governo una mano tesa alle Province. In uscita tra domani e lunedì, il decreto enti locali conterrà alcune disposizioni salva-Bilanci. A Lodi necessarie più che mai, se è vero com’è vero che, rebus sic stantibus, Palazzo San Cristoforo chiuderebbe i conti a luglio con un rosso di circa sette milioni. Il provvedimento, illustrato al presidente Mauro Soldati dal sottosegretario Gianlcaudio Bressa, e accennato poi da Soldati nel consiglio provinciale di ieri, prevede, tra le altre cose, la possibilità di rinegoziare i mutui anche senza l’approvazione del Bilancio, "manovra che per noi varrebbe 2,3 milioni", spiega il presidente. E ancora, dall’applicazione degli avanzi non vincolati uscirebbe un altro milione. Ci sarà poi una norma relativa all’Invimit, il fondo immobiliare del ministero dell’Economia e finanze, che potrebbe acquistare "immobili di interesse pubblico". "Ho dato mandato di valutare la caserma dei carabinieri di via Cadamosto, da cui credo che ricaveremmo 1,5 milioni".

C’è poi l’ipotesi, avanzata a mo’ di battuta qualche mese fa, di vendere perfino la sede della Provincia: "Se servisse a pagare i servizi fino alla sparizione definitiva delle Province, perché no?". Un’altra norma prevederebbe la copertura dei costi del personale nella fase di passaggio dai centri per l’impiego provinciali all’Agenzia nazionale per il lavoro: un altro milione e mezzo. Infine, lo sblocco delle assunzioni dei Comuni e la possibilità che il personale distaccato in altri enti venga stabilizzato proprio in quegli enti. A Lodi, questo libererebbe 60mila euro. Il decreto infine ha recepito la rimodulazione dei prelievi dalle casse provinciali, che per Lodi passano da 9 a poco più di 7 milioni. "Ci stiamo avvicinando a una situazione di riequilibrio – sospira Soldati –. Ma non è ancora detto che ce la si faccia".

Intanto ieri il consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità il rendiconto consuntivo 2014. Nessun problema con il patto di stabilità, risultato che ha smentito di fatto le ipotesi del bilancio preventivo, dove si anticipava un disavanzo di 6,5 milioni di euro. La voce ‘Avanzo di amministrazione’ ammonta a 9,4 milioni di euro, oltre 7 milioni fondi vincolati, 1,5 non vincolati. "Un bilancio chiuso con un contenimento massimo della spesa", spiega Giuseppe Russo, consigliere provinciale con delega al Bilancio. Via libera poi al piano di razionalizzazione delle otto società partecipate dall’ente. La Provincia venderà le quote di Sisa (Società italiana servizi automobilistici, ndr) di cui risulta essere l’unica proprietaria, lo stesso vale per le quote di Eal, di Giona srl e Lodinnova, il polo fieristico. Approvato il bilancio consuntivo 2014 dell’Azienda speciale Ufficio d’ambito di Lodi, che ha chiuso con un utile di 99mila euro.