Giovedì 25 Aprile 2024

L'appello del procuratore capo: «Alla Procura serve personale»

Amministrativi con 18 unità rispetto alle 30 sufficienti. Il procuratore capo: "Ho segnalato la situazione, ma a Roma nessuno ci ascolta" di Carlo D'Elia

Il procuratore di Lodi Vincenzo Russo (Cavalleri)

Il procuratore di Lodi Vincenzo Russo (Cavalleri)

Lodi, 21 gennaio 2015 - «La Procura di Lodi ha bisogno di altro personale. Ho fatto più volte richieste al ministero, ma non ho mai ricevuto nessuna risposta». L’appello è stato lanciato dal capo procuratore di Lodi Vincenzo Russo, che dal giorno del suo insediamento, datato gennaio 2013, ha intrapreso una vera e propria battaglia istituzionale in difesa dei suoi collaboratori.

La mancanza di personale ha messo in difficoltà la procura di Lodi: le unità di polizia giudiziaria a disposizione del capo procuratore Vincenzo Russo sono 12, rispetto alle 14 obbligatorie per legge, mentre il personale amministrativo è stato quasi dimezzato, con 18 unità rispetto alle 30 sufficienti. «La situazione è drammatica, nessuno si preoccupa di garantire il corretto funzionamento della Procura – attacca il capo procuratore di Lodi, Russo – dal mio arrivo nel Lodigiano non ho mai smesso di segnalare il problema a Roma, senza ricevere nessuna risposta. Nessuno ci ascolta. Stamattina (ieri per chi legge) è arrivata l’ennesima beffa. Ho saputo del nuovo bando di mobilità varato dal governo per coprire mille posti vacanti in tutte le Procure d’Italia. Ebbene, a Lodi è stato assegnato un solo impiegato che andrà a ricoprire il ruolo di cancelliere. Non possiamo tollerare una situazione del genere».

Buone notizie, invece, per quanto riguarda l’operosità del Palazzo di Giustizia di Lodi. Nell’ultimo anno il numero di cause pendenti è sceso a 7600, rispetto alla quota di 8445 fascicoli ancora da impugnare, registrato a fine 2013. «Siamo molto soddisfatti per il lavoro che abbiamo realizzato negli ultimi due anni – spiega il procuratore di Lodi, Vincenzo Russo – per tutto il 2015 affronteremo anche le cause risalenti al 2009. L’obiettivo è arrivare all’anno prossimo con i fascicoli dimezzati».

Dopo anni in carenza di magistrati, la Procura di Lodi, torna a lavorare a pieno organico: con l’arrivo del sostituto procuratore Valentina Giammaria, la Procura lodigiana, completa la squadra di magistrati a disposizione di Vincenzo Russo. «Al mio arrivo a Lodi la situazione era molto diversa – aggiunge Russo – servono grandi sforzi, ma abbiamo dimostrato di sapere lavorare nel modo giusto. Negli ultimi 12 mesi, le indagini, che abbiamo coordinato, hanno riguardato il traffico di droga e la lotta alla criminalità organizzata, reato di competenza della Dda di Milano, con cui abbiamo lavorato a stretto contatto».