Caso Uggetti, il Comune di Lodi non si costituirà parte civile

La decisione è stata presa sulla base del parere legale reso dall’avvocato Caterina Malavenda. Il processo sullo scandalo piscine si aprirà domattina

Simone Uggetti all'arrivo a Palazzo Broletto

Simone Uggetti all'arrivo a Palazzo Broletto

Lodi, 20 luglio 2016 - Il Comune di Lodi non si costituirà parte civile al processo che inizierà domani e che vedrà il sindaco Simone Uggetti e il dirigente comunale Giuseppe Demuro imputati di turbativa d’asta in merito al bando per la gestione delle piscine comunali estive di via Ferrabini e Belgiardino. La decisione è stata presa oggi, sulla base del parere legale reso dall’avvocato Caterina Malavenda, di cui la Giunta Uggetti ha effettuato con apposita delibera la presa d’atto.

In caso di sussistenza di un danno al termine del processo di primo grado, il Comune potrà chiedere un separato giudizio civile per la valutazione del danno d’immagine e un procedimento per danno erariale che dovrà essere di iniziativa della Corte dei Conti. "Dalle valutazioni espresse nel parere emerge infatti l’opportunità di attendere l’esito del giudizio penale e della magistratura contabile - si legge in una nota diramata da Palazzo Broletto -. Non essendo peraltro il Comune stato identificato quale persona offesa e non avendo l’ente ricevuto alcun avviso formale dell’inizio del dibattimento, considerando in ogni caso che la mancata costituzione non ha alcuna ricaduta negativa sul diritto al risarcimento dei danni, la relativa azione potrà essere esercitata davanti al giudice civile".