Conti in ordine e investimenti, la Provincia secondo Russo

Il nuovo presidente dell'ente di via Fanfulla illustra gli obiettivi del suo mandato

Giuseppe Russo, presidente provincia Lodi

Giuseppe Russo, presidente provincia Lodi

Lodi, 11 ottobre 2017 - Sblocco degli investimenti, programmazione e conti in ordine: sono queste le tre mosse dal nuovo presidente della Provincia Giuseppe Russo, 62 anni, sindaco di Tavazzano, vice presidente dell’Ente di via Fanfulla fino al 5 ottobre, quando ha dovuto prendere il posto del dimissionario Mauro Soldati.

Dal buco di 2,7 milioni, restano da recuperare circa 900mila euro: sono in corso le trattative con la Regione e probabilmente arriverà un prestito. Già incassati, invece, 1,8 milioni dal Governo. Altri 2,5 milioni arriveranno dal Ministero con la vendita della caserma di via San Giacomo. Per questo il bilancio di previsione dovrebbe essere chiuso entro la metà di novembre. Intanto, sono già stati stanziati 1,6 milioni di euro per interventi nelle scuole superiori del capoluogo e i fondi (circa 700mila euro) per completare la Facoltà di Veterinaria.

"Lavorerò in continuità con quello fatto da Soldati - dice Russo -. Approveremo il bilancio, poi potremo guardare al futuro. La riforma Delrio è stata superata: le province sono ancora in Costituzione, ora bisognerà modificare la legge per restituire un ruolo a questo ente. Guardo al futuro con tranquillità: il periodo nero è alle spalle. Adesso, però, dobbiamo programmare interventi. Ripartiamo dalle scuole, dai servizi e dalla cultura".

In programma anche interventi sulle strade. La tangenziale di Ospedaletto Lodigiano è una "priorità assoluta", dice il presidente Russo. "Sono pronto a farmi carico di questo lavoro - spiega - Da troppi anni si aspetta quest’opera fondamentale. Di sicuro non riuscirò a vederla realizzata sotto il mio mandato amministrativo. Potrò, invece, preparare un bando per l’assegnazione dell’appalto". Sulle polemiche legate ai disservizi del trasporto pubblico, Russo ha aggiunto: "È un problema che viene riscontrato solo all’inizio dell’anno scolastico. Abbiamo capito il problema, il prossimo anno non si ripeterà".