Convergenza socialista, prima conferenza a Codogno

Il partito politico vuole ricollocarsi nell'area socialista andata via via deteriorandosi secondo il segretario nazionale Santoro

Da sinistra, Santoro e Marigo

Da sinistra, Santoro e Marigo

Codogno (Lodi), 26 settembre 2016 - Sarà un partito con due piedi, anima e cuore a sinistra, benché la sinistra non sia quella della 'cricca' del premier Renzi. E' questo il diktat dettato sabato durante la prima conferenza di Convergenza Socialista, la nuova realtà politica nata solamente un anno fa e che sta cercando di espandersi nel panorama politico non solo italiano ma anche europeo e mondiale. A presentare il partito e il relativo programma in sala Cassoni a Codogno sono stati Giandiego Marigo, referente di Codogno e membro della Segreteria nazionale, e il segretario Manuel Santoro.

"Il nostro non è un prodotto preconfezionato – ha spiegato Marigo -. Seguiamo l'esempio del socialismo partecipativo sudamericano e appoggiamo la sinistra europea. Sicuramente non predicheremo l'uno vale uno (una piccola ma non troppo velata critica al MoVimento 5 Stelle di cui Marigo ha fatto parte, ndr)". "Noi vogliamo una globalizzazione del socialismo – ha proseguito il referente codognese -. Collaboreremo poi con altre realtà socialiste fuori dall'Italia e anche dall'Europa".

A tracciare invece la storia del neonato partito è proprio il segretario Santoro, fuoriuscito dal Psi un anno fa. "Non mi ritrovavo più nei valori del partito. Un anno fa quindi passo passo si è formato questo nuovo partito che ora riesce a camminare da solo. Un partito giovane che deve e vuole ricostruire un'area socialista vuota. Vogliamo riportare l'anti-liberismo che si era perso nell'animo socialista da ormai troppo tempo".