Il Tecnoparco compie 10 anni Guerini: "Un sogno realizzato"

Lodi, l’ex sindaco e attuale segretario nazionale del Pd ripercorre l’inizio della avventura

RICERCA E INNOVAZIONE Una giovane impegnata in uno dei laboratori presenti al Parco Tecnologico Padano, struttura all’avanguardia accasato alla Cascina Codazza, che sabato festeggia i primi dieci anni di attività (Cavalleri)

RICERCA E INNOVAZIONE Una giovane impegnata in uno dei laboratori presenti al Parco Tecnologico Padano, struttura all’avanguardia accasato alla Cascina Codazza, che sabato festeggia i primi dieci anni di attività (Cavalleri)

Lodi, 25 novembre 2015 - «L’idea del Parco tecnologico? La ‘scintilla’ è stata l’esigenza della Statale di trasferire da Milano la clinica veterinaria; senza la clinica non avremmo la Facoltà di Veterinaria a Lodi e non avremmo il Ptp». Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd nazionale, già primo presidente della Provincia e sindaco a Lodi, racconta i retroscena alla ‘vigilia’ delle celebrazioni, di sabato, dei 10 anni di attività del Parco. «L’idea di valorizzare l’identità agro-zootecnica del Lodigiano ha però radici ‘antiche’ – prosegue –, se n’era parlato già negli anni ’70 ma solo con la nascita della Provincia, negli anni ’90, il territorio ha avuto maggior rappresentatività, sostenendo la proposta con l’impegno congiunto di Comune, Provincia e Camera di Commercio, e il sostegno della Regione».

Come si è poi sviluppata?

«Abbiamo colto l’opportunità di dare vita ad un polo scientifico sul modello delle migliori esperienze europee, in cui far dialogare didattica universitaria, ricerca, trasferimento tecnologico alle imprese, creazione di nuove attività produttive e di occupazione. C’è stata la capacità di coinvolgere nel progetto molte intelligenze, alcune delle rientrate appositamente dall’estero. È stata un’intuizione giusta, il Ptp oggi è una realtà riconosciuta a livello internazionale, è stata la vetrina di Expo nella fase della candidatura di Milano e ha portato a Lodi altre importanti realtà, come Cnr, Spallanzani, Istituto Zooprofilattico».

Quali i momenti cruciali, in positivo e in negativo?

«Sono stati coincidenti con la chiusura del Terzo accordo di programma, svolta determinante su cui gravavano i forti investimenti necessari. Costruire le soluzioni di finanziamento è stato complesso, si è corso il rischio di un ridimensionamento, ma con il coraggio e la determinazione di tutti ce l’abbiamo fatta. Se devo scegliere un momento simbolico, ricordo l’inaugurazione della clinica veterinaria da parte dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi».

Quali prospettive per il futuro?

«Intanto completare le strutture per il trasferimento di Veterinaria: i lavori inizieranno tra poche settimane. E per il Ptp, l’orizzonte di ‘Italia 2040’, progetto di cui Lodi sarà protagonista».

laura.debenedetti@ilgiorno.net