Palazzina ex Polfer abbandonata: offerta gratis ma nessuno la vuole

Codogno, Rfi sperava di cederla alle associazioni del territorio come spazi per il sociale, ma nessuno ha risposto all'appello di Mario Borra

La palazzina ex Polfer a Codogno (Gazzola)

La palazzina ex Polfer a Codogno (Gazzola)

Codogno, 14 settembre 2014 - Abbandonata e fatiscente. Da oltre vent’anni la palazzina dell’ex sede della Polizia ferroviaria vicino alla stazione di Codogno è chiusa. Ma qualche tempo fa avrebbe potuto essere riutilizzata per altri scopi, in modo che non marcisse e non finisse nell’oblio. Infatti Rfi (Rete ferroviaria italiana), nell’ambito del progetto “piccole stazioni in comodato”, aveva proposto alle associazioni della città la possibilità di prendersi in carico la struttura, effettuando migliorie strutturali e poterne godere stipulando un contratto da cinque a nove anni, ma anche più lungo se fosse stato necessario. Infatti, era prevista la cessione dei locali di stazione non più funzionali all’esercizio ferroviario per destinarli ad attività sociali, culturali, di assistenza (tra cui mostre, accoglienza turistica, ludoteca, riunioni di quartiere, protezione civile, vigili urbani, assistenza ai disagiati, Pro loco).

Nessuno in città, però, avrebbe colto l’occasione. E l’edificio resta lì, nonostante la sua valorizzazione non solo cancellerebbe una gran brutta “cartolina” per chi arriva in città, ma fungerebbe anche da presidio importante tenuto conto che la zona è spesso frequentata da balordi e ladruncoli. Di recente anche l’assessore ai Servizi sociali Rosanna Montani ha fatto un tentativo per capire se la struttura potesse essere riutilizzata, anche se l’esigenza dell’assessorato era soprattutto quella di trovare spazi per nuove abitazioni, tenuto conto che il numero degli sfratti è in costante aumento. «L’edificio non viene però offerto come spazio abitativo, ma solo con funzioni sociali diurne», sottolinea l’assessore che in questi mesi ha affrontato l’emergenza alloggi rivolgendosi anche al privato sociale. «Ho pure chiesto all’Asm la disponibilità di due alloggi che loro riservavano ai dipendenti, mentre non è detto che si possa ridiscutere la questione dell’ex caserma di viale Belloni di proprietà dell’Aler».

mario.borra@ilgiorno.net