Palacampus, no all’ampliamento. Codogno, dopo mesi di trattative niente da fare per l’Assigeco

Game Over. No al progetto dell’ampliamento del palacampus di via Papa Giovanni XXIII presentato dalla società cestistica Assigeco. Amareggiato il patron Franco Curioni di Mario Borra

Codogno assigeco (maglietta bianca)

Codogno assigeco (maglietta bianca)

Codogno (Lodi), 22 dicembre 2014 - Game Over. No al progetto dell’ampliamento del palacampus di via Papa Giovanni XXIII presentato dalla società cestistica Assigeco. Dopo mesi di trattativa serrata con il Comune, polemiche, distinguo nella compagine di centrosinistra, raccolta di firme, sabato è stata messa la parola fine alla procedura che avrebbe permesso di aumentare la capienza della struttura da mille a 2.400 i posti a sedere. È stata la stessa società a comunicare di aver ritirato il progetto dopo aver accertato che non c’erano più le condizioni. Amareggiato il patron Franco Curioni che, ieri, ha minacciato di lasciare l’incarico di presidente.

«Ci sono momenti della vita che ti portano a riflettere. Oggi sportivamente è stato il momento più duro. Ci avevo messo tanto, cuore, impegno pazienza, speranza, amore. E registro una sconfitta che mi ferisce, umilia, addolora. Forse è il momento che vi troviate un altro presidente. Forse mi fermo qui». E ieri è subito montata la rabbia dei tifosi che, su facebook, si sono scatenati contro il comune. «Vergogna», è’ stato il commento più tenero. Addirittura è stata improvvisata una prima iniziativa di protesta: è cominciato un vero e proprio mail bombing sulla casella del comune di Codogno, reo, secondo i fan, di aver costretto Assigeco a rinunciare al progetto. Il sodalizio ha deciso di fare un passo indietro dopo che l’amministrazione aveva ribadito di non aver ricevuto tutta la documentazione.

«Smentiamo di non aver messo a disposizione tutto quanto richiesto in questi mesi», era stata la rabbiosa risposta di Assigeco che, sabato, nella riunione del cda, ha deciso di gettare la spugna. «Con rammarico e delusione, abbiamo preso atto della mancanza delle condizioni e dei presupposti tecnici necessari per la prosecuzione del progetto, così come espresso nei documenti ricevuti dall’amministrazione - ha ribadito ieri Assigeco - il cda, preso atto inoltre del superamento del termine del 20 dicembre, da mesi indicato come data ultima, e dell’impossibilità di rispettare i termini di costruzione della nuova struttura in relazione agli obblighi assunti con la Federazione per adeguare il palazzetto agli standard previsti, comunica di aver deliberato il ritiro della proposta relativa all’ampliamento della struttura».

La società di basket, che milita in A2 Gold, aveva ottenuto una deroga in attesa di poter ottenere il placet per il nuovo palacampus. Ora c’è il rischio che Assigeco possa traslocare da Codogno. Su quanto avverrà nei prossimi mesi, «il cda si riserva nei prossimi giorni strategie future». Ieri sera infine è arrivato anche il commento del sindaco Vincenzo Ceretti che non intende prendersi la colpa. «L’ampliamento del palazzetto? Noi stavamo imboccando una strada percorribile perché si potesse fare - ha commentato - Sono rammaricato dalla decisione dell’Assigeco. Avevamo fatto loro una proposta che volevamo discutere. Domani chiederò un incontro con la società per capire la decisione». Deluso anche il consigliere regionale Pietro Foroni. «Non comprendo le ragioni - ha detto Foroni rispondendo ad un tifoso - Ho appoggiato il progetto. Fosse stato proposto a Maleo, l’epilogo sarebbe stato diverso».