Omicidio di Pordenone, il papà di Teresa: "Non lasciateci soli. Chi ha visto, parli"

Quattro fiaccolate in contemporanea tra Zelo, il Veneto, la Sicilia e la Puglia per ricordare Teresa Costanza e Trifone Ragone e chiedere giustizia

Le due vittime, Trifone Ragone e Teresa Costanza

Le due vittime, Trifone Ragone e Teresa Costanza

Zelo Buon Persico, 3 luglio 2015 - Una fiaccolata per non dimenticare, una marcia per chiedere giustizia. Sottovoce, nel pieno rispetto di una vita, quella della 30enne Teresa Costanza (nella foto), strappata all’affetto dei propri cari dalla brutalità di un colpo di pistola a bruciapelo, sparato nel buio di un parcheggio e che non può essere passato inosservato. Il papà di Teresa, Rosario Costanza, ne è convinto: «Quella è una palestra molto frequentata – spiega con un filo di voce – e alle 19.30, quando è successo tutto, non credo che il posto fosse deserto come vogliono farci credere. Vi prego allora: chi ha visto, parli. Non lasciateci così».

Per la bella Teresa intanto, e per il suo fidanzato Trifone Ragone, domani sera dalle 20 verrà organizzata un grande fiaccolata, sia a Zelo, dove la giovane si era trasferita coi genitori, che a Pordenone, dove la coppia è stata barbaramente uccisa, che a Favara, in Sicilia, patria della famiglia Costanza, e ad Adelfia (Bari) terra natia del 29enne Trifone. A Zelo si muoverà dal piazzale da piazza Italia fino al cimitero cittadino, attraversando via XX settembre.Una protesta silenziosa, per rompere il muro di omertà e indifferenza che circonda quel terribile duplice omicidio, avvenuto nel parcheggio di una palestra di Pordenone la sera del 17 marzo. Alla testa del corteo lodigiano ci sarà uno dei fratelli di Teresa, il 26enne Sergio, mentre a Favara scenderà il più grande, Calogero, di 33 anni. "So che mia figlia, così come Trifone, non torneranno più - continua papà Rosario - ma ho bisogno di avere delle risposte, perché il suo assassino è ancora in giro e qualcuno dovrà pur fermarlo. Se non per Teresa che lo facciano almeno per tutta la città di Pordenone, che domani marcerà con noi".