Strangolata e abbandonata nuda, no al filmino choc in tribunale

La Corte d'Assise di Busto Arsizio ha respinto la richiesta della difesa di Andrea Pizzocolo, il ragioniere di Arese che abbandonò il corpo della escort Lavinia in un campo nel lodigiano dopo averla seviziata a morte

Omicidio Lavinia, arrestato Andrea Pizzocolo (Cavalleri)

Omicidio Lavinia, arrestato Andrea Pizzocolo (Cavalleri)

Busto Arsizio, 17 ottobre 2014 - Nel processo a carico di Andrea Pizzocolo, la Corte d'Assise di Busto Arsizio (Varese) ha respinto la richiesta di mostrare in aula durante una delle udienze il video girato dallo stesso imputato accusato dell'omicidio per strangolamento Lavinia Simona Ailoaiei. Il filmino in questione riprende la morte della diciottenne escort romena. I giudici oggi hanno quindi rigettato l'istanza avanzata dalla difesa, sulla quale si era detta d'accordo anche il pm Raffaella Zappatini, in quanto il filmato, che avrebbe dovuto essere proiettato in un'udienza a porte chiuse, fa gia' parte degli atti processuali a disposizione delle parti.

Pizzocolo, che dopo aver strangolato la ragazza con delle fascette da elettricista in un motel a Olgiate Olona ha abbandonato il cadavere in un campo di San Martino in Strada (Lodi), e' accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi futili e abbietti, dalle sevizie e dal vilipendio e oscenita' su cadavere, per aver violentato il corpo senza vita, ripreso dalle telecamere che lui stesso aveva nascosto nella stanza. Oggi sono stati ascoltati in aula come testimoni gli agenti della Squadra mobile di Lodi che hanno condotto le indagini sull'omicidio della giovane.