La casa non è più un miraggio: nel Lodigiano il record di mutui concessi

In provincia il più alto numero di prestiti concessi d’Italia

Un cliente in banca per ottenere un mutuo sulla casa. Nel Lodigiano i primi segnali di ripresa (Cavalleri)

Un cliente in banca per ottenere un mutuo sulla casa. Nel Lodigiano i primi segnali di ripresa (Cavalleri)

Lodi, 6 ottobre 2015 - A Lodi lo scettro di provincia più «generosa» in fatto di mutui. Rispetto al resto d’Italia infatti, all’ombra del Broletto si concentra il maggior numero di nuovi mutui concessi ogni 100mila abitanti, con 861,2 autorizzazioni e un bel più 10% rispetto al medesimo periodo del 2014. Questo almeno il dato rilevato dal sito Casa24Plus in collaborazione con Crif Real estate services. Un segnale confortante dunque, che lascia intravedere quell’accenno di ripresa di cui spesso si sente parlare nei salotti della politica ma che, finalmente, sembra dare un riscontro concreto anche ai cittadini. E la conferma arriva anche dagli esperti del territorio, a partire da Carlo Lombardi, responsabile del Servizio Privati della Divisione Bpl: «Il dato trova riscontro anche dal punto di vista della Banca Popolare di Lodi – conferma –. Sinora, da inizio anno, abbiamo registrato un incremento di un certo rilievo dei mutui privati; rispetto allo stesso periodo del 2014, sia l’ammontare sia il numero dei nuovi mutui erogati infatti è più che raddoppiato».

Ma da dove nasce questo nuovo trend? «È difficile ancora attribuire chiaramente questa tendenza a uno o più motivi specifici – ammette Lombardi –. Si tratta di un fenomeno che si sta ancora consolidando. Certo anche il miglioramento delle condizioni economico-lavorative delle famiglie ha il suo peso, ma ancora non appare decisivo. Per esempio, nei dati pubblicati oggi non è chiaro il peso delle surroghe che, infatti, valgono come nuove erogazioni, ma non incrementano lo stock dei crediti». Resta, tuttavia, un dato che lascia intravedere qualche timido raggio di sole dopo la tempesta della crisi esplosa nel 2008: «Un segnale indubbiamente incoraggiante – conferma anche il responsabile Bpl –, ma va comunque inquadrato in un contesto più ampio. Da un lato la ripresa del mercato immobiliare riguarda principalmente la nuova edilizia; dall’altro occorre confrontarsi con l’ambito produttivo e imprenditoriale in cui la crescita è ancora limitata». E almeno per il prossimo futuro tassi e interessi non dovrebbero alzarsi: «Al momento le previsioni, almeno per il 2015 – mette le mani avanti Lombardi –, indicano una sostanziale stabilità».

gabriele.gabbini@ilgiorno.net