Minacciava di morte i genitori: 33enne di Lodi ai domiciliari in Trentino

L'uomo li aveva già mandati in ospedale nell'aprile del 2015. Ma i tentativi di estorsione e le minacce era continuate

Sono intervenuti i carabinieri

Sono intervenuti i carabinieri

Lodi, 29 luglio 2016 - Minacce e tentativi di estorsione ai genitori, il giudice gli dà gli arresti domiciliari. Ad aprile 2015 un 33enne di Lodi, oggi trasferito in Trentino Alto Adige, aveva ricevuto dal giudice un divieto di avvicinamento ai genitori dopo averli picchiati. Da tempo i malcapitati signori, che vivono un contesto familiare complicato, ricevevano minacce e tentativi di estorsione da loro figlio. E oltre al dolore del cuore i coniugi hanno purtroppo anche provato traumi importanti, fino a 60 giorni di prognosi per la mamma. All’epoca dei fatti, di conseguenza, il tribunale aveva stabilito il divieto di avvicinamento dell’uomo dalla famiglia.  

Negli ultimi mesi però gli inquirenti hanno avuto notizia di ulteriori vessazioni e così il giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ulteriore misura cautelare. Con l’aiuto dei carabinieri trentini, infatti, all’uomo sono stati notificati gli arresti domiciliari. Il 33enne, infatti, avrebbe proseguito con le richieste estorsive e le minacce di morte, promettendo ai genitori di "fare peggio" di quando era venuto  a Lodi nell’ultima occasione. Da qui la richiesta di aiuto dei due lodigiani ai carabinieri e l’ulteriore precauzione. Il tenente Giuseppe Barbato, comandante del nucleo operativo e radiomobile di Lodi, lancia quindi un appello: "Invito i parenti di persone moleste e pericolose a segnalarci sempre quanto accade per permetterci di monitorare la situazione e intervenire in caso di necessità perché, soltanto in questo modo, si possono  prendere le redini della situazione a tutela dei vessati".