Morto per un malore all'oratorio, il ricordo di Luca Garini nelle canzoni dei Nomadi

Lacrime e commozione a Livraga, sulle note di «Ma che film la vita» dei Nomadi, per ricordare il loro piccolo fan durante il 30esimo Aido

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Livraga, 30 giugno 2015 - Lacrime e commozione a Livraga, sulle note di «Ma che film la vita» dei Nomadi, per ricordare il loro piccolo fan durante il 30esimo Aido. Si tratta del dodicenne Luca Garini stroncato da un malore a maggio proprio mentre si trovava nell’area dell’oratorio e del parco Vittadini, quello che ha ospitato un tributo della band Il destino a lui dedicato. L’iniziativa è stata voluta da Aido, che nella serata ha festeggiato i suoi primi 30 anni e dal gruppo Bollicine, all’ultima data della riuscitissima Festa della birra. Le parole della canzone hanno avuto un significato fortissimo perché pronunciate davanti ai familiari del piccolo. «Grazie a mia madre per avermi messo al mondo, a mio padre semplice e profondo, grazie agli amici per la loro comprensione, ai giorni felici della mia generazione, grazie alle ragazze, a tutte le ragazze».

Così inizia, appunto, la canzone dei Nomadi intitolata «Ma che film la vita». E sul palco, per ricordare il compianto in tutta la sua gioia di vivere, c’erano anche gli amichetti che hanno aiutato a rendere ancora più speciale un maxi striscione ricordo. «A febbraio il ragazzino aveva assistito ad un concerto con la mamma Eleonora, il papà Mauro e il fratellino Paolo a Novellara, in occasione del XXIII Tributo ad Augusto Daolio e Luca la musica ce l’aveva nel sangue-ha spiegato il presidente Aido Fabio Mazzucchi-e adesso siamo certi che da lassù, nel paradiso dei grandi musicisti, suonerà la sua batteria con loro, insieme ad Augusto Daolio, a Fabrizio de Andrè, a Giorgio Gaber, Pierangelo Bertoli, Freddy Mercury e Bob Marley, e tanti altri ancora. Ciao piccolo nomade: salutaci le stelle». E’ stato poi ricordato l’importante traguardo dell’Aido «sembra ieri, nel lontano giugno 1985, che un gruppo di amici coordinati dal mitico Emerenziano Abbà ha formato il sodalizio che ancora oggi promuove la donazione in ogni modo-ha proseguito il presidente- Così consegniamo un piccolo riconoscimento a Abbà, al compianto Ettore Chiapin, a Giovanna Ferrari e Angelo Rapelli, persone, ex presidenti di Aido, suoi instancabili presidenti».