Investito e operato tre volte: «Sto male e non mi pagano»

Somaglia, artigiano di 61 anni costretto alle stampelle. «L’assicurazione dell’auto che ha causato l’incidente non vuole versarmi il dovuto» di Pietro Troianello

Nunzio Alfano

Nunzio Alfano

Somaglia, 12 novembre 2014 - Investito da un’automobile in retromarcia, operato per tre volte, costretto tuttora a reggersi sulle stampelle. E un dolore che lo tormenta in continuazione, con una breve tregua solo di notte grazie ai tranquillanti. Nunzio Alfano 61 anni artigiano imbianchino (attualmente senza lavoro), sposato e padre di tre figli, da più di un anno è in preda a sofferenze atroci: quelle fisiche, difficili da raccontare, ma anche quelle psicologiche. E per sovrapprezzo la società di assicurazione ha respinto la richiesta di indennizzo. Proprio una situazione d’angoscia anche per lui che è battagliero da sempre, fin da giovane prima di salire al Nord dalla provincia di Salerno.

«Il 6 ottobre di un anno fa stavo rincasando dopo aver fatto quattro passi in piazza — ricorda Nunzio Alfano — Mentre camminavo dal cancello del numero civico 14 di via Papa Giovanni XXIII.mo è uscita in retromarcia la Renault guidata dal mio vicino di casa Vincenzo Perruccio. Il conducente non si è accorto e l’auto in manovra mi ha buttato a terra. Ho battuto il ginocchio sinistro sull’asfalto. Perruccio è sceso, mi ha aiutato, mi ha accompagnato al pronto soccorso di Codogno dove sono stato sottoposto ad esami radiologici. I medici mi hanno invitato a tornare il giorno successivo per ulteriori accertamenti. Dopo la nuova visita mi è stato suggerito di sottopormi ad una operazione. Ho accettato. Mi è stato fatto un cerchiaggio ortopedico e successivamente sono stato indirizzato alla palestra di riabilitazione. Però in due mesi nessun miglioramento. Anzi i dolori aumentavano e usavo le stampelle».

I problemi di Nunzio Alfano sono diventati viavia più incalzanti. Gli è stata diagnosticata l’intolleranza al “cerchiaggio” documentata da una risonanza magnetica . Altri accertamenti hanno messo in evidenza la rottura del menisco. Dopo essere stato rimbalzato da un ambulatorio all’altro (Piacenza, Lodi, Crema, Milano) Alfano è arrivato all’ospedale Sacco, pure a Milano e lo scorso 17 ottobre in day hospital si è sottoposto ad una artroscopia con lavaggio articolare.

Dovrà ritornare a Milano nei prossimi giorni per la visita di controllo. Ma le prospettive di guarigione sono scarsissime. «Sono sull’orlo di una crisi — dice Alfano — Mi sono rivolto ad un legale per essere difeso nelle questioni sanitarie e anche per contestare il rifiuto dall’assicurazione che non intende risarcirmi per l’insufficienza di informazioni sulla dinamica del sinistro sebbene il mio vicino di casa abbia ammesso tutte le responsabilità».