Il Parco tecnologico compie 10 anni "e sarà il perno della ricerca del futuro"

Grande passerella di autorità al Ptp di Lodi tra il ministro per le Politiche agroalimentari Maurizio Martina, l'ex sindaco e vicesegretario Pd nazionale Lorenzo Guerini e l'assessore all'università della Regione Mario Melazzini

SORRISI Il sindaco di Lodi Simone Uggetti e il ministro Maurizio Martina (Cavalleri)

SORRISI Il sindaco di Lodi Simone Uggetti e il ministro Maurizio Martina (Cavalleri)

Lodi, 28 novembre 2015 - "Il Parco Tecnologico Padano sarà parte fondamentale e indiscutibile del progetto 'Human Technopole Italia 2040' per il post Expo: è la prova che si possono far crescere realtà interessanti che dal locale hanno assunto una leadership nazionale". Lo ha detto nella tarda mattinata di oggi il ministro Maurizio Martina giunto a Lodi in occasione delle celebrazioni per i 10 anni del Ptp lodigiano. "Qui, dove mi sento un po' a casa perché con amministratori pubblici e responsabili del Parco abbiamo lavoro insieme su Expo, realizzando ad esempio il convegno internazionale sulla contraffazione alimentare, è rappresentato l'orgoglio di un territorio che ha avuto lungimiranza, dimostrando la capacità di saper cogliere le opportunità".

Lungimiranza che dal Ptp è stata estesa ad Expo "che sembrava una mission impossible e invece è stata portata a compimento - ha proseguito il ministro per le Politiche Agroalimentari -. Dobbiamo immaginare il post Expo in una cornice unitaria: la nostra proposta è di realizzare in quel sito il grande campus universitario dell'Università Statale collegato a 5-6 grandi cluster di ricerca interdisciplinari, dall'agrobiotech alla medicina, per posizionare l'Italia ad un livello avanzato. In meno di un mese il Governo ha già fatto un primo passo concreto con un decreto che contiene una prima parte di idee e risorse (per 150 milioni, ndr). Noi abbiamo indicato un punto di partenza ma non possiamo prescindere da quanto la Lombardia ha conquistato in innovazione e scienza".

Parole importanti dopo che il Governo ha indicato l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova come coordinatore del futuro 'Human technopole' al posto di altri parchi tecnologici lombardi. "Il ruolo delle istituzioni è promuovere il trasferimento tecnologico: il plauso va ai ricercatori che permettono di tradurre la conoscenza in valore - ha sottolineato l'assessore all'Università, Ricerca e Open Innovation della Regione Lombardia, Mario Melazzini -. In Lombardia gli investimenti in ricerca e innovazione sono oggi pari all'1,6 del Pil e ci sono più di 120 spin off universitarie che traducono il percorso formativo in realtà produttive. Bisogna far crescere gli investimenti: la ricaduta positiva si avrà negli anni ma la pianificazione deve essere fatta ora. Per questo proporrò un progetto di legge che, tra le altre cose, possa dare corpo e forza alla filiera tra università, centri di ricerca, e imprese, con un sistema di governance pubblico e privato. Expo è stato un grande sfida: per il post Expo è fondamentale che venga coinvolta una realtà come il Ptp che ha svolto 10 anni di lavoro strategico, diventando centro di eccellenza non solo nell'agroalimentare ma anche in altri campi come la bioeconomia e la biomedicina, nel sistema di ricerca lombardo".

Per il Ptp Melazzini ha pure avanzato l'ipotesi che il "parco possa diventare una piattaforma di servizi per tutto il sistema della ricerca lombardo". "Per me è una grande emozione: ricordo quando qui non c'era nulla" - ha esordito Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd Nazionale, già presidente di Provincia e sindaco di Lodi, enti tra i fondatori del Ptp e che si alternano alla guida della Fondazione del Parco: "L'esigenza dell'Università degli studi di portare fuori Milano la clinica per grandi animali è stata trasformata in una grande opportunità per portare a Lodi un cluster importante, frutto di 3 accordi di programma tra Comune, Provincia, Camera di commercio, Regione e Università. E' giusto ricordare però che il primo consiglio comunale aperto, a Lodi, per il progetto di trasferimento della Facoltà di veterinaria da Milano si tenne nel 1974. Il 14 dicembre ci sarà la posa della prima pietra della nuova facoltà di veterinaria; intanto il nostro territorio ha già iniziato a confrontarsi con chi sta progettando il dopo Expo: che non si dimentichi ciò che qui è già stato realizzato".